150 famiglie di Scampia lasciate al buio dal Comune di Napoli, che non ha attivato la fornitura Enel dopo la dismissione del patrimonio immobiliare Iacp.
In una città martoriata dalla quotidiana violenza, dove la sicurezza e il diritto alla vivibilità dei cittadini dovrebbero essere la prima preoccupazione di qualsiasi pubblico amministratore, il sindaco De Magistris non interviene dopo il taglio della luce pubblica a ben 150 famiglie di Scampia abitanti in 27 palazzi, tutti al buio pesto dal 19 aprile scorso.
Nei primi giorni di aprile lo Iacp, nell’ambito della dismissione programmata del suo patrimonio, trasferisce alla gestione del Comune, come previsto, 27 palazzi dell’ex Rione Ises in cui risiedono 150 famiglie, molte delle quali comprendenti anziani e bambini. Il 16 aprile l’Istituto comunica all’Enel il cambio di gestione, presentando disdetta. Tre giorni dopo, il 19 aprile, l’Enel stacca la corrente elettrica ai 150 alloggi dei 27 palazzi, rimasti da allora completamente al buio in una condizione di estremo pericolo. Una situazione inaccettabile per il presidente della Municipalità Angelo Pisani, che raccoglie e rilancia l’esasperazione degli abitanti: «Abbiamo più volte interpellato la Napoli Servizi per interventi urgenti finalizzati a mettere in sicurezza queste famiglie – spiega Pisani – ma ci è stato risposto che non è di loro competenza».
«Sono già arrivate segnalazioni di episodi inquietanti favoriti dal buio, stiamo parlando di una condizione che si verifica in palese violazione dei diritti umani, oltre che, evidentemente, della doverosa tutela dell’ordine pubblico», aggiunge il presidente. «A questo punto – conclude Pisani – constatato che il sindaco e la sua amministrazione, forse distratti da una martellante campagna elettorale, arrivano al punto di lasciare nelle tenebre 150 famiglie di Scampia, non ci resta che rivolgere un appello urgente al prefetto Gerarda Maria Pantalone affinché intervenga per tutelare la pubblica incolumità e restituire a queste famiglie dignità e sicurezza».