da “Il Mattino”- domenica 28 aprile 2013
«Subito il piano per Scampia», è l’appello del prefetto di Napoli Francesco Musolino, ed è un appello che Comune e Regione raccolgono dando il via libera a quella intesa istituzionale che il rappresentante del governo sollecita nell’intervista al Mattino. Si comincia dai policlinici, dallo studio di fattibilità per trasferire in periferia le cittadella universitaria dei Colli Aminei.
La notizia è che il tavolo interistituzionale è stato formato e si riunirà già la prossima settimana. Ne fanno parte l’assessore ai Lavori pubblici Eduardo Cosenza (che coordina il tavolo su delega del governatore Caldoro) e l’assessore alla Ricerca Guido Trombetti per la Regione e gli assessori all’Urbanistica e al Demanio, Luigi De Falco e Carmine Piscopo, per il Comune di Napoli.
Si tratta di un progetto ambizioso che Caldoro ipotizzò per la prima volta nel 2003 da viceministro dell’Università e rilanciò a settembre 2012 quando, al World Urban Forum, propose quello che lui stesso definì un sogno, «un unico grande policlinico in una periferia povera». Oggi quel sogno è a portata di mano. «Lo studio di fattibilità – spiega Cosenza – ipotizza la realizzazione di un nuovo e moderno policlinico al posto delle Vele, che saranno così abbattute». L’attuale cittadella universitaria dovrebbe essere trasformata in centro residenziale. «Ovviamente – chiarisce l’assessore – nel pieno rispetto di tutte le normative urbanistiche». Circa l’aspetto economico, è in corso, fa sapere Cosenza, la verifica di compatibilità finanziaria. «L’idea è di realizzare l’intera operazione senza aiuti pubblici», dice l’assessore.
La premessa è che la logica del policlinico strutturato come quello di Cappella Cangiani è ormai superata visto che oggi si ragiona per monoblocchi e non più per tanti edifici separati l’uno dall’altro. C’è poi il fatto che il policlinico si trova in un’area in cui tra Monaldi, Cardarelli, Pascale, Cotugno vi è una concentrazione di posti letto che non ha eguali in Italia.
«È impensabile continuare ad avere un policlinico in quell’area», dice il presidente Caldoro. Da qui la proposta di trasferire il policlinico a Scampia. «Mi rendo conto – aggiunge il governatore – che bisogna superare molte perplessità ma non esiste altra strada se vogliamo governare bene una funzione complessa come quella della salute pubblica». A vantaggio di Scampia c’è inoltre il fatto che la zona è facilmente raggiungibile grazie alla metropolitana. Per Caldoro vi sono anche gli strumenti normativi, come la legge Gelmini, che favoriscono gli accorpamenti.
Il piano di trasferimento del policlinico rientra in una più ampia strategia che prevede a Scampia una serie di interventi previsti da una delibera approvata dal Comune di Napoli lo scorso ottobre. In particolare, è previsto il piano alloggi per giovani coppie e per i rom e il recupero di due immobili comunali da destinare a sede di associazioni di volontariato. Insomma, qualcosa comincia a muoversi. «Condivido – commenta il presidente della municipalità Angelo Pisani – l’analisi del prefetto. La normalità non si guadagna solo con blitz e procedimenti giudiziari che io stesso ho voluto e sollecitato. Ora bisogna investire seriamente e garantire lo sviluppo e la crescita sociale attraverso il recupero delle strutture e la presenza costante della società civile e delle istituzioni. A Scampia non occorre la solita politica di annunci ma un confronto vero con il territorio e fatti».
Fonte: www.ilmattino.it