Dacché il nuovo Governo si è insediato gli scioperi si susseguono con grande regolarità, tanto che ormai par quasi difficile trovare un buchino libero in cui inserire una manifestazione anti-governativa o parlamentare. Merito indubbio anche del precedente Governo, non togliamo assolutissimamente a Silvio quel che è di Silvio, sia mai! Ora a scende in piazza, a parte i farmacisti, saranno gli avvocati penalisti, che si asterranno dalle udienze per ben cinque lunghissimi (oddio, nella lungaggine degli iter giudiziali italiani questo numero pare perdersi nel nulla!), dal 17 al 21 settembre prossimi. Con lo sciopero infatti non si vuole solo velocizzare il sistema ma anche di riflesso migliorare le condizioni di prigionia, evitando anche l’abuso della domiciliazione degli arresti, visto che in Italia molte carceri sono al limite della decenza e un vero insulto per la dignità umana. Altra nota dolente per cui scioperare è il sistema di intercettazioni telefoniche, che troppo spesso ha screditato o fornito distorsioni della realtà (anche se su questo punto in parecchi dissentiranno, visto che molte “brutture” -chiamiamole così- sono venute a galla proprio grazie a loro), diventando uno strumento usato illecitamente. E dulcis in fundo striscioni anche contro la magistratura strapotente e troppo spesso strafottente.
Insomma giorni di passione aspettano i penalisti, carichi si spera grazie al riposo post-vacanze.
