Degrado a Scampia e in tutta l’area a nord di Napoli. E’ questo quello che da tempo denuncia il presidente dell’VIII Municipalità Angelo Pisani che vista la situazione di stallo e i disservizi ormai divenuti endemici ha deciso di denunciare alla magistratura ordinaria una situazione completamente sfuggita al controllo dell’Ente pubblico. Su questo versante il presidente della circoscrizione di Scampia ha sottolineato: “Sono numerose le discariche legali ma non a norma; un’infinità di altre abusive ma sotto il naso di tutti compresi quelli predisposti a controllare; interramenti di rifiuti tossici nelle campagne circostanti; un vero e proprio sistema industriale sommerso che smaltisce a bordo strada e nei tombini”.
Ma non finisce qui, Pisani continua: “Sono nauseato di fiumi diventati lagni e Regi Lagni diventati fiumi di liquami; un’agricoltura da medioevo che brucia potature, sterpaglie e con essi finanche le plastiche da serre e delle semine. Insomma l’elenco è lungo. Davanti a noi, a nord di questa città che si specchia nel golfo più bello del mondo abbiamo un quadro veramente tragico, sconcertante e per questo non finiremo mai di ringraziare la rivoluzione arancione”.
Pisani ha poi continuato: “L’errore comune è quello di gettare sui rom tutte le responsabilità di un territorio intero ridotto a poco più di un’immensa fogna a cielo aperto. Ma non è così, e lo sanno tutti, anche se quei tutti fanno finta di non sapere e di addossare responsabilità ad altri pur di nascondere le proprie. Certo è che in un contesto simile i campi rom sono proprio come la bella ciliegina piazzata al centro della torta”.
Il presidente della Municipalità di Scampia ha evidenziato: “Sono anni che denunciamo le continue attività criminali che avvengono dentro e nei pressi dei numerosi accampamenti nomadi cittadini e di quelli nelle province di Napoli e Caserta. Persino le cave del potente clan dei Casalesi sono state sequestrate e confiscate dalla magistratura, perché qui no? Perché qui la giustizia si ferma? Qualche fermo o sequestro, ma poi tutto continua indisturbato. Allora io mi chiedo e denuncio: perché qui la magistratura non entra? Perché questi luoghi sembrano essere fuori giurisdizione e al di là della sovranità nazionale? Forse nemmeno le caserme della NATO godono di simili eccezioni”. Le responsabilità della politica sono tante, e Pisani le mette in luce: “Domandatevi come mai alcuni partiti politici apparentemente sposino la questione del No agli inceneritori, ma in sostanza non dicono una sola parola sui tanti inceneritori “autorizzati” già esistenti sul territorio. Come si può tollerare l’esistenza di veri e propri lager in cui esseri umani, soprattutto bambini, sopravvivono vivendo tra i rifiuti tra i topi nel massimo del degrado umano? A chi fa veramente comodo tutto ciò?”. Pisani ha poi concluso rimarcando: “Pretendiamo di capire, tra le altre cose dette fino ad adesso, cosa c’è interrato nei sottosuoli di Scampia dove tanta gente dice di aver visto accatastare amianto e rifiuti”.