Angelo Pisani, avvocato di Diego Maradona è intervenuto a Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” rilasciando alcune dichiarazioni evidenziate da EuropaCalcio.it:
“In Italia chi è innocente viene perseguitato e chi invece è palesemente colpevole viene agevolato dalle leggi, paradossalmente. Secondo Equitalia, che all’epoca dei fatti non esisteva, e quindi non secondo i giudici che hanno assolto il mio assistito, Maradona è responsabile di un’evasione di 6 milioni di euro e non 39 milioni, come appare sui giornali. Quella cifra è la somma di interessi che non rappresentano evasione fiscale. Gli interessi non sono soldi tolti alle scuole o ai servizi sociali, come qualcuno vuole far credere.
Detto questo, il paradosso è che le multinazionali del gioco e delle slot machine, del gioco d’azzardo, che hanno accumulato un debito enorme, pari a 2miliardi e 500milioni di euro relativi a tasse, concessioni e tributi non pagati, godranno di uno sconto. Pare che il Governo abbia inserito, nella legge sull’IMU, un provvedimento relativo allo sconto del 75% su questa somma enorme accumulata dalle multinazionali. Mi chiedo come mai chi è palesemente colpevole possa godere dello sconto del 75% e invece Maradona, persona innocente che non ha mai evaso nulla, ma che è responsabile per un cavillo, viene perseguitato ed è l’unica persona al mondo alla quale viene sequestrato l’orologio e gli orecchini. Maradona è un campione anche nei pignoramenti ed è quasi stufo dell’Italia.
Questa idea dello sconto, tra l’altro, viene dal Ministero dell’Economia, in cui c’è anche l’onorevole Fassina, lo stesso che ha qualificato “miserabile” il gesto di Maradona. Alla luce di tanti sconti nei confronti di soggetti che davvero sono evasori ed hanno da farsi perdonare, mi auguro che le Istituzioni possano affrontare e risolvere il caso Maradona per restituire tranquillità e dignità a Diego e chiarire la verità all’opinione pubblica che talvolta si lascia influenzare. Chiedo ufficialmente alle Istituzioni di affrontare questa problematica. Si danno le grazie agli ergastolani e non vedo perché Maradona per una cosa che non ha commesso e solo per un ritardo nell’opposizione non possa essere reinserito nell’assetto sociale.
Gesto dell’ombrello? Mi piacerebbe vedere lo stesso Fassina, se fosse perseguitato cosa farebbe. Poi si lamentano del gesto di Maradona, di satira, quasi di soddisfazione per non essere vittima di un pignoramento ingiusto, per essere scampato da un agguato. Maradona non voleva offendere nessuno.
Totò addirittura faceva il pernacchio che è un gesto goliardico, un gesto che fa parte dell’arte. Tra l’altro, se guardiamo le immagini, il gesto di Maradona era rivolto se stesso. Se pensiamo agli interventi di Sgarbi in televisione. Sgarbi viene pagato per determinati interventi e nessuno dice niente mentre su Maradona si scatena una polemica mondiale. Mi sembra che la legge in Italia non è uguale per tutti.
Sponsor disposti a pagare il debito di Maradona? È vero. Mi hanno contattato multinazionali estere e grandi società italiane disposte a pagare la transazione di Maradona con il Fisco in cambio, ovviamente, di un tornaconto personale in termini di pubblicità. Diego ha rifiutato almeno quattro offerte, quelle da me portate, perché se qualcuno avesse pagato, è come se Maradona si fosse dichiarato evasore e invece Diego preferisce essere perseguitato ma non passare per un evasore. Applichiamo a Maradona una sanzione per non aver impugnato tempestivamente un accertamento fiscale nullo, ma troviamo una soluzione. Non è giusto addebitare a lui una violazione che non ha mai fatto. La violazione non esiste. La cartella non è stata notificata ma la violazione non esiste proprio.
Ceci spiega come eludere il Fisco? Questa vicenda la conosco bene. Alle Iene è stata negata da Maradona l’anno scorso un’intervista perché Diego non voleva rilasciare interviste, ma voleva solo andare da Fazio, così come ha fatto. Le Iene non hanno gradito il rifiuto e si sono messe alla rincorsa dei consulenti. Ero presente al colloqui che Stefano Ceci fece con le Iene. Stefano spiegò che se Maradona fa una pubblicità in Italia è sottoposto alle leggi italiane e se invece la stessa pubblicità la fa a Dubai, in Russia, o in Cina, è sottoposto alle leggi dei Paesi in questione. Le Iene hanno raccontato che Stefano prometteva operazioni estero su estero. Tali operazioni sono possibili solo quando Maradona fa delle attività all’estero, non certo in Italia. Non esistono operazioni fatte all’estero da società italiane quindi non c’è nessun problema e se l’Agenzia delle entrate vuole, può controllare quando vuole.
Chiedo ai politici di trattare Maradona come tutti gli altri cittadini”.
da www. europacalcio.it – 23 ottobre 2013