“Un altro assurdo caso di illegittimità targato Equitalia e Comune di Praia a Mare dove al malcapitato automobilista vittima di in autovelox, tutto da verificare, per una multa già pagata tempestivamente e col bollettino dei vigili, addirittura gli ritorna centuplicata per presunte spese postali di 2 euro non pagate. Una scandalosa ingiunzione di altri 203,00 euro per spese inesistenti e non dovute, persino maggiore della multa di 160 euro già pagata, che neanche il migliore dei prestigiatori può giustificare e che urla vendetta e necessita dell’ intervento del Ministro degli Interni per eliminare altre truffe e speculazioni in danno dei cittadini. Purtroppo si tratta di uno scandalo senza fine in danno di onesti cittadini strangolati da soprusi legalizzati e dalle tenaglie di Equitalia”. A denunciare l’accaduto e difendere l’ennesima vittima del comune calabrese e dell’Agente della Riscossione è l’avvocato Angelo Pisani, noto alle cronache nazionali per le innumerevoli battaglie e vittorie contro i metodi di Equitalia. Il legale, presidente dell’associazione Noi Consumatori e fondatore del movimento AntiEquitalia, chiede l’istituzione di una Commissione di Inchiesta del Parlamento e un’ indagine della Magistratura per accertare come e perché un presunto ed ingiusto addebito di due euro per una notifica tramite portiere mai autorizzata possa moltiplicarsi fino a 250 euro: “Si tratta di un vero e proprio tentativo di rapina e basti pensare al numero di casi che si ripetono ogni giorno per avere idea della gravità dello scandalo”. L’avvocato Pisani nel ricorso contro la aggressione della burocrazia e della riscossione denuncia che “la questione cominciò nell’agosto di due anni fa quando l’auto del mio assistito transitando sulla strada statale Tirrenica subì una contravvenzione per eccesso di velocità. L’automobilista senza discutere ha subito pagato la relativa multa (166 euro) qualche giorno dopo il recapito della raccomandata consegnata per scelta delle Poste al suo portiere e secondo l’ unico bollettino recapitatogli. Ora lo stesso Comune di Praia ha fatto inviare da Equitalia una nuova assurda ed illegittima richiesta di pagamento di 203,67 euro per presunti 2 euro non pagati e non indicati sul primo bollettino ma dovuti per la consegna al portiere decisa da Poste Italiane”.
“Alle proteste ed alle legittime richieste di delucidazioni in merito, un’ addetta del Comando di Polizia Municipale di Praia a Mare ha risposto al malcapitato automobilista che la nuova multa gli è stata comminata in quanto due anni fa aveva omesso di pagare il surplus di 2,80 euro previste nel caso in cui la consegna della raccomandata non fosse avvenuta nelle mani del diretto interessato. – ha spiegato Pisani -. Poiché la prima multa già pagata era stata consegnata al portiere adesso l onesto cittadino si trova nell’ingiusta condizione di dover ripagare molto più della prima multa e tutte le more del caso oltre il dovuto all’esattore Equitalia, fino all’ ammontare, appunto, di 203,67”.
“Premesso che è ingiustificato quanto illegittimo ed assurdo la pretesa di far pagare anche di più e due volte la multa – ha spiegato Pisani -, innanzitutto va chiarito il motivo per il quale al mio cliente non è stata recapitata la notifica direttamente a casa ma al portiere ed a sua insaputa con un solo bollettino e poi chi si arricchisce ingiustamente a danno dei cittadini. Anche lo stesso sindaco della cittadina, Antonio Praticò, ha inoltre ammesso, a seguito di insistenti reclami e chiarimenti, che effettivamente esiste un reale disagio dato che sono molti gli utenti che hanno protestato e lamentato questa vergogna”.
Sulla questione l’avvocato Angelo Pisani si dice “indignato sia per lo scaricabarile di responsabilità sulla vicenda sia sull’illegittimo metodo perseguito da Equitalia che come al solito addebita ingiuste pretese e ulteriori costi e minacce di procedure esecutive colpendo un cittadino che ha pagato regolarmente la sua multa e che non era stato nemmeno avvisato del recapito al portiere e del surplus da pagare.
“Questi metodi vergognosi che continuano a perpetrarsi vanno combattuti, il mio cliente ha ragione e porteremo la sua difesa fino alla Corte Europea di Strasburgo perché lo stato non si può arricchire in danno dei cittadini ed anche il Comune di Praia a Mare ci deve senz’altro delle spiegazioni”.
L’avvocato Pisani invita tutti i cittadini che hanno subito vicende simili a contattare l’associazione NoiConsumatori per ottenere giustizia e far condannare chi è responsabile organizzando anche una class action contro le illegittimità della ingiunzione e riscossione di multe pazze “ma volutamente pazze” senza neanche chiedere eventualmente solo i due euro di una raccomandata mai inviata, ed imponendo poi in modo violento e temerario direttamente 203,00” .