Fino ad ora, nonostante sia piantonato in ospedale da agenti, per Ciro Esposito non è arrivato nessun avviso di garanzia nè mandato di cattura. Lo fanno sapere gli avvocati Sergio e Angelo Pisani che, con la piena e gratuita disponibilità di patrocinio alla famiglia Esposito anche della Camera Penale partenopea e di altri professionisti italiani , hanno assunto la difesa del tifoso napoletano sparato da un romanista, che tuttora è incosciente ed in pericolo di vita dopo gli scontri pre-partita di Coppa Italia.
«Ci auguriamo anzi – spiega Pisani, che in qualità di presidente della Ottava Municipalità di Napoli, di cui fa parte Scampia, ha portato alla famiglia della vittima anche la solidarietà del quartiere – che i due esponenti delle forze dell’ordine siano stati inviati in ospedale a piantonare Ciro più per tutelare la sua incolumità da eventuali, ulteriori attacchi di altri malintenzionati e folli. Del resto – aggiunge l’avvocato – il giovane colpito quasi a morte muove a stento le palpebre e versa tuttora in condizioni molto gravi. Non si comprende quindi in che modo potrebbero scattare esigenze cautelari connesse a pericolo di fuga , inquinamento prove o di reiterazione del reato per un soggetto incosciente e speriamo che la madre ed il padre pensino solo alla salute del figlio non ad altro ».
In ogni caso, come giusto e doveroso «rispetteremo qualsiasi iniziativa e decisione della magistratura ed una volta esaminati gli atti tuteleremo la posizione di Ciro Esposito nelle sedi competenti, se sarà nec
essario, con tutte le opportune consulenze tecniche e indagini difensive previste dalla legge. Ricordiamo poi che a volte alcuni provvedimenti della A.G. possono essere anche a tutela delle parti o degli indagati ».
Per Pisani, inoltre, «va apprezzata l’iniziativa di due associazioni di tifosi della Lazio, come di cittadini romani e del club roma azzurri, che hanno messo a disposizione dei familiari le strutture logistiche ed il vitto perché possano restare accanto al ragazzo in un momento così drammatico. Ora ci attendiamo perciò anche dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris e dal presidente del Napoli Aurelio de Laurentiis un segnale di intervento e sostegno per le necessità del caso . Sono sicuro che tali iniziative arriveranno presto e sarebbe un bel gesto verso una famiglia di lavoratori onesti di Scampia e, soprattutto, nei confronti una madre che, pur così duramente provata, ha già perdonato l’aggressore di suo figlio. E questo sarebbe anche un modo per unirsi a noi nel “tifo” più grande: quello per la vita di Ciro, perché possa superare e vincere la sua battaglia più difficile».
Attualmente la famiglia di Ciro Esposito è in realtà all’Hotel Bella Mbriana di Roma, ospite di Pino Smiraglia e grazie anche all’interessamento di Mariano Palumbo e dell’avvocato Rocco Bruno Condoleo, che pure dovrebbe affiancare Pisani nel gratuito patrocinio. Che, in verità, sono tutti partenopei doc.
(fonte Insorgenza.it)