E’ partito all’insegna del “Ricominciamo Da Noi” – Scampia epicentro e capoluogo della nuova città metropolitana di Napoli e simbolo dell’Italia che vuole ripartire contro la malapolitica” l’incontro pubblico organizzato dall’Ottava Municipalità, ed in queste ore in corso dentro un Auditorium gremito da un pubblico attento e partecipe.
Dieci i “passi” da compiere «per un rilancio che è già cominciato», ha detto il presidente della Municipalità Angelo Pisani, in riferimento soprattutto alle sfide vinte dallo Stato nel contrasto alla criminalità organizzata, «grazie all’impegno delle forze dell’ordine, della magistratura e della società civile, tutti protagonisti che hanno trovato al loro fianco una Municipalità ben intenzionata a non abbassare mai la guardia sul fronte del ripristino della legalità».
E proprio dalla sfida lanciata e vinta contro una camorra che da decenni soffocava Scampia ed i quartieri limitrofi è partito l’avvocato Pisani, che ha esaltato il ruolo svolto in questi anni dalle tante forze sane del territorio, illustrando il metodo della partecipazione permanente adottato dalla Municipalità fin dall’inizio del mandato, per affiancare i cittadini nelle loro battaglie contro l’abbandono dei poteri centrali e per affermare la loro piena dignità.
«Il ruolo geografico che la nuova Città metropolitana assegna a Scampia – ha detto il presidente – impone a tutti noi un impegno ancor più incalzante per il rilancio dell’area Nord, un rilancio che richiede nuova e piena occupazione, da pretendere con investimenti mirati, già programmati ma finora disattesi, e non certo calando su questi territori nuove discariche di rifiuti».
La riqualificazione e il decoro complessivo dei quartieri che compongono la Municipalità sono, per il presidente, un altro elemento sensibile, fattore indispensabile per ogni progetto di rilancio e ripartenza. «Un percorso – ha aggiunto il presidente – non più rinviabile, se vogliamo evitare il rischio che siano vanificati i tanti successi dello Stato sulla camorra».
Per puntare con decisione a tali risultati – come fa il presidente Pisani – occorre però affrontare prioritariamente le tante sfide aperte dai vecchi problemi rimasti sul tappeto per l’immobilismo dell’amministrazione centrale e comunale, a cominciare «dai campi Rom, che tuttora appestano l’aria con roghi tossici ed ostruiscono l’apertura dell’Asse mediano», senza contare, sullo stesso, delicato versante, «le risorse pubbliche stanziate a fiumi per risolvere i problemi dell’immigrazione o quelli delle nuove povertà, risorse che da anni “regolarmente” finiscono nelle casse delle stesse sigle dell’associazionismo sociale, senza che i drammi umani vengano minimamente alleviati, per le popolazioni nomadi non meno che per le fasce più bisognose dei napoletani, in crescita esponenziale negli ultimi anni». «Tanto che – ha ricordato il presidente – oggi dobbiamo ricevere dalla Caritas la notizia che sono ormai più numerosi alle file delle mense pubbliche gli italiani rispetto agli extracomunitari».
Un folto ed attento pubblico sta partecipando con attenzione alle diverse fasi del dibattito: un incontro a più voci, pensato dagli organizzatori proprio per cogliere tutti i possibili fermenti positivi e continuare, con sempre maggiore slancio, il cammino intrapreso al fianco della popolazione.