Sono venuto a conoscenza solo adesso, e per puro caso, del post da lei inserito il 25 marzo scorso sul suo blog e riferito alle iniziative da me assunte, in veste di presidente della Municipalità, per accogliere a Scampia Papa Francesco.
Da buon cristiano, quale cerco di essere, non comprendo le ragioni di tanto astio, che supera i limiti dell’approccio critico per trasformarsi in un attacco frontale, dal tono preconcetto, alla mia persona.
Se lei avesse avuto la bontà di confrontarsi con me – o almeno di informarsi – prima di “armare” le sue parole, avrei potuto darle informazioni corrette ed evitare così che venissero diffuse via web dalla pagina di un autorevole prelato, quale lei è, notizie false o inesatte.
Apro pertanto qui il confronto per spiegare a lei e ai suoi lettori che le due iniziative – il fascicolo “La Primavera di Scampia” e l’edizione speciale dei Vangeli – sono state offerte gratuitamente dalla tipografia, che ha donato al Papa e ai fedeli il proprio lavoro, mentre per le spese vive ho provveduto io stesso: non certo “con i soldi” della Municipalità, come scrive lei, bensì con fondi personali, analogamente a quanto ho già fatto in circostanze analoghe per il passato.
Entrambe le stampe sono state distribuite alla popolazione affinché restasse in ogni casa un ricordo, anche tangibile, del messaggio evangelico portato a Scampia da Papa Francesco, il suo segno di grande speranza ed incoraggiamento.
Non abbiamo avuto a disposizione grandi mezzi economici per fare tutto questo, ma ci siamo riusciti grazie al grande entusiasmo dei tanti che ci hanno lavorato con spirito di amore cristiano. E se da qualche parte si leggeva il nome del presidente della Municipalità, è stato solo perché, nelle intenzioni dei volontari, quel nome stava a rappresentare tutto il popolo di Scampia.
Colgo questa occasione, caro Padre Pizzuti, per aprire con lei lo stesso dialogo che mi unisce – ed unisce l’intera Municipalità – ai tanti rappresentanti della Chiesa sul nostro territorio, cui ci lega il comune intento di sollevare moralmente e materialmente una parte di cittadinanza napoletana che da troppi anni, come lei ben sa, paga il prezzo dell’abbandono, dell’indifferenza da parte delle istituzioni, dell’emarginazione.
Se Scampia sta cambiando, se la sua nuova ”Primavera” non è solo una metafora, questo lo si deve allo spirito di collaborazione fra coloro che hanno deciso di marciare al fianco degli “ultimi” verso la conquista di pieni diritti e piena dignità.
Spero che da ora si possa porre fine ad ogni forma di sterile contrapposizione, che nulla di buono può portare alla nostra gente, e che questo cammino, ancora lungo e difficile, possa da domani trovarci affiancati.
Napoli, 19 aprile 2015
Angelo Pisani
presidente Ottava Municipalità di Napoli