‘Mentre il Sindaco Luigi De Magistris è in piena campagna elettorale, condita di selfie e guerre con il prefetto Pantalone contro cui annuncia ricorsi a spese del comune, due suoi assessori lo smentiscono inspiegabilmente su due temi importanti e delicati come la sicurezza pubblica e il dramma casa. Nonostante le denunce della Municipalità sulla pericolosità di tutte le Vele e sulla necessità di trovare alloggi alternativi e dare assistenza a tante persone meno fortunate, abbandonate da anni nel degrado e dentro strutture infernali, solo Il 27 ottobre scorso l’ex pm ha firmato un’ordinanza sindacale con la quale si predisponeva lo sgombero della Vela Celeste di Scampia per motivi di sicurezza, come vuole la legge finora ignorata. Parliamo di 159 famiglie, pari a circa 600 persone. Motivo? La fatiscenza dell’edificio e per «preservare l’incolumità di quanti vi abitato e vi circolano». Ma una settimana più tardi, due assessori, Calabrese e Fucito (quest’ultimo è il personaggio che all’Arena di Rai1 strappò un biglietto della partita del Napoli, gettandolo in faccia alla giornalista Rai) firmano un verbale di riunione con il quale di fatto sospendono lo sgombero della Vela Celeste, allo scopo di «valutare l’esecuzione di interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza» delle stesse Vele, ossia gli interventi obbligatori e mai fatti a strutture che finora volevano addirittura abbattere.
«Mi chiedo, dove è finito il pericolo e dove è finita tutta l’urgenza di sgomberare un edificio, realmente fatiscente e a rischio?», denuncia, anche nel corso del Consiglio Municipale di ieri, Angelo Pisani, Presidente della Municipalità di Scampia, ribadendo la necessità di trovare una sistemazione alternativa per gli abitanti delle Vele della vergogna. «Questa amministrazione comunale da quattro anni e mezzo viaggia all’insegna della improvvisazione e dell’indecisionismo. La vita di centinaia di persone e di decine di bambini è nelle mani di persone che forse non si parlano nemmeno tra loro e che fanno ognuna il contrario dell’altra. Un giorno dicono una cosa, e l’altro si rimangiano tutto. Tutte le Vele di Scampia, non solo quella celeste, sono fatiscenti e andrebbero buttate giù – prosegue Pisani – per evitare pericoli ed altre tragedie. Ristrutturarle, oltre che un’utopia, sarebbe ulteriormente dispendioso per le casse di Palazzo San Giacomo».
Pisani ha poi criticato altri punti emersi dal verbale dell’incontro tenuto da Fucito e Calabrese. «Anche gli assessori al Patrimonio e all’Urbanistica sembrano fare campagna elettorale, ma non certo dare risposte sicure ai diritti dei cittadini. A Scampia ci sono 200 appartamenti di edilizia residenziale pubblica, la cui edificazione è conclusa da anni, ma le case non sono state ancora assegnate perché la graduatoria degli aventi diritto a un alloggio non è mai stata aggiornata. Adesso il comune si presenta alla gente di Scampia con questo pacchetto di case, la cui assegnazione non si sa quando sarà definita. Ma il tempo stringe e maggio è sempre più vicino», ha concluso Pisani.