La Napoli che affonda nelle classifiche del Sole 24 Ore sulla vivibilità – Pisani: De Magistris faccia mea culpa e si occupi dell’indispensabile manutenzione della città, invece di fare passerelle a Scampia donando caramelle
Perde ben cinque posizioni rispetto all’anno scorso, piazzandosi fra le ultime 10 città italiane sulle 100 testate come ogni anno dal Sole 24 Ore per la qualità della vita. Una Napoli che affonda, quella che emerge dalla triste coda della classifica 2015, dopo quasi cinque anni di “cura” De Magistris. Una città che viene dopo, molto dopo altre città del Sud come Crotone, Siracusa, Trapani o Agrigento.
«I drammatici dati diffusi dal Sole – commenta il presidente dell’Ottava Municipalità Angelo Pisani – non fanno che confermare quanto noi da Scampia, e gran parte della città dagli altri quartieri, sanno bene da tempo: una metropoli non può vivere di effimere kermesse o scintillanti passerelle, quando manca la manutenzione quotidiana e si viene meno ai doveri sulla sicurezza dei cittadini, a cominciare dalla illuminazione dei quartieri per finire ad un manto stradale ormai ridotto in condizioni da terzo mondo, con pericoli incombenti ad ogni ora del giorno per chiunque debba muoversi in città».
«Il silenzio del sindaco sulla mortificante classifica – rincara la dose Pisani – la dice lunga sul fatto che forse solo ora prende coscienza dei tanti errori commessi a scapito dei cittadini, anche di quelli che lo avevano votato. Ma ormai è troppo tardi. Per riparare ai danni causati da inesperienza, inefficienze diffuse e voglia di protagonismo sganciata dai fatti concreti ci vorranno anni. E questa era l’ultima sciagura di cui una città con una storia difficile come Napoli aveva bisogno».
«Domenica scorsa per iniziativa di alcuni attivisti dedicatisi a tirare la volata alla campagna elettorale del sindaco, sono state distribuite addirittura caramelle ai bambini di Scampia, che invece prima di tutto reclamano diritti e dignità. E lo stesso sindaco, naturalmente, non si è sottratto ai flash dei suoi fotografi d’ordinanza. Quelle caramelle – conclude secco il presidente Pisani – sono state l’ennesimo schiaffo ad una popolazione che ha già tanto sofferto per l’abbandono delle istituzioni e oggi chiede al primo cittadino che verrà solo normalità: illuminazione, strade percorribili, verde curato, pulizia. In una parola: vivibilità».