PRESENTATA IN ANTEPRIMA ‘GRAMIGNA’, LA PELLICOLA ANTIGOMORRA, ALL’AUDITORIUM DI SCAMPIA
Il film, diretto da Sebastiano Rizzo e prodotto da Klanmovie, è stato presentato dal presidente della Municipalità Angelo Pisani: “Chissà se la produzione di Gomorra andrà a vederlo, un film del genere. Dove i cattivi sono cattivi e non eroi”
Presentato all’Auditorium di Scampia “Gramigna” di Sebastiano Rizzo, alla presenza di alcune classi del locale istituto “Virgilio 2” rappresentato dalla preside Lucia Vollaro. A fare gli onori di casa Angelo Pisani, presidente dell’8 Municipalità, accompagnato dal giudice Nicola Graziano (che ha recitato nella produzione) e da uno degli attori del film, Ernesto Maieux. Nel cast anche Biagio Izzo, Gianluca Di Gennaro, Ciro Petrone, Teresa Saponangelo, Enrico Lo Verso e Titti Cerrone.
“Gramigna” narra la storia di un ragazzino, Luigi, figlio di Diego, uno dei più potenti boss della malavita campana, che ancora oggi sta scontando l’ergastolo e che Luigi ha visto solo in galera. Luigi è costretto a fare i conti costantemente con una realtà che si divide tra bene e male e conteso tra “tentatori” (ricchi e persuasivi malavitosi) e “angeli custodi” (la madre Anna e Vittorio, l’amato allenatore di calcio). Gli insegnamenti del padre che, contrariamente a quanto potrebbe o dovrebbe avvenire, mettono in guardia il figlio dai rischi del malaffare, dalla pericolosità di cedere alle provocazioni e inoltre lo sprona a studiare e a lavorare, facendogli capire il valore della famiglia, della serenità e, soprattutto, della libertà.
A metterci la faccia per primo è Luigi di Cicco che con generosa umanità racconta la sua esperienza di bambino vissuto nel “male”: “La mia è stata una continua lotta interiore per sfuggire alle tentazioni. Ma per poter riemergere ho dovuto toccare il fondo. A salvarmi è stato l’amore di mia madre, una donna che ha sacrificato la sua vita e che ha lottato come una leonessa per tenere lontano il figlio da una strada senza uscita”. Un film che racconta, dunque, tenebre e luce di un vissuto: la capacità che l’uomo ha di sfuggire al suo stesso destino e fare della propria vita un esempio.
Provocatorio Pisani che riprende il motivo di critica alle produzioni che invece sulle emergenze speculano: “Chissà se la produzione di Gomorra andrà a vederlo, un film del genere. Dove i cattivi sono cattivi e non eroi”. Poi sottolinea: ”Non arrendiamoci a una narrazione a senso unico della nostra terra come quella offerta da Gomorra – La serie: la storia di Luigi insegna che il riscatto ci può essere. Anche qui, in quello che viene dipinto come il regno del male e che invece è un posto normale. Pieno di futuro e di giovani, come quelli che vedo oggi e a cui consiglio il film”.
Il magistrato Graziano, tra gli attori, ha parlato dell’importanza di operazioni culturali come questa ai fini della comprensione dei fenomeni che distorcono la realtà: “Esordiente in un lavoro cinematografico, mi sono divertito e appassionato. Il mio scopo era capire come si costruisce una storia coraggiosa: che rovescia la solita solfa per cui chi nasce in un modo non può cambiare. La vicenda di Luigi, simbolica di un popolo intero, invece mostra che non bisogna rassegnarsi. Il futuro è continuamente nelle nostre mani”.