«Non è sicuro che Maradona il giorno 5 aprile possa essere in aula a Napoli perchè allena una squadra di calcio che il 3 o il 4 aprile è impegnata in campionato, in più gli arabi non hanno piacere che Diego parli sempre di Napoli. Maradona ha un contratto in Arabia da rispettare». Lo ha precisato Angelo Pisani, avvocato di Maradona a Radio Crc. «Nell’ultima telefonata con Maradona ho colto una persona carica, che verrà in Italia con amore per chiarire una situazione che era diventata un incubo. Non si spiegava perchè ci fosse questa strumentalizzazione nei suoi confronti. Ha avvertito le figlie delle sua liberazione e vorrebbe ripetere la stessa festa che fece quando arrivò in Italia, al San Paolo -aggiunge il legale-. Si chiedeva se i napoletani fossero ancora disposti a festeggiarlo. Lunedì Maradona mi darà la conferma se arriverà a Napoli e parteciperà al processo. Il mese di aprile sarà il mese della resurrezione di Maradona». L’avv. Pisani parla poi della questione legata all’Agenzia delle Entrate. «Ho letto le dichiarazioni di Befera nei confronti di Maradona, mi sembrano essere un’apertura nei confronti di Diego perchè l’Agenzie delle Entrate dimostra di saper ascoltare i contribuenti quando hanno ragione. Sanare le pendenze significa anche chiarire le posizioni. Sanare non significa solo pagare. Maradona, come il calcio Napoli, come Alemao e Careca non ha nessuna responsabilità nei confronti del fisco anche perchè quella fattispecie all’epoca non era prevista dalla legge come violazione fiscale».
«Non vorremmo arrivare allo scontro giudiziale, vorremo chiarire col fisco questa questione e rappresentare una parte sociale tra Maradona ed Istituzione. I contribuenti devono sapere che quando hanno ragione, possono chiarire le proprie situazioni», aggiunge il legale di Maradona. Il ‘Pibe de Orò comunque «non rischierebbe nulla se venisse a Napoli prima dell’udienza perchè stiamo parlando di un uomo che è stato dichiarato libero dal 1994, è stato assolto in sede penale dai giudici che indagavano sulla presunta evasione fiscale, è stato dichiarato esente da responsabilità dai giudici tributari ed i pignoramenti subiti sono stati atti irregolari che i difensori non hanno saputo impugnare. C’è in atto un processo chiesto da Maradona per chiarire con il fisco la sua situazione. Sotto la scaletta dell’aereo il fisco non lascerà Maradona in mutande perchè Maradona non vince la causa per una notifica irregolare ma perchè non è mai stato un evasore fiscale». «La commissione tributaria regionale annulla gli accertamenti in danno alla società calcio Napoli per cui questi non potranno valere neanche per Maradona, accoglie l’appello e dichiara che in quella epoca non esisteva un regolamento del Ministero che prevedeva quella procedura fiscale come violazione», conclude l’avv Pisani. (Red-Spr/Zn/Adnkronos)
Fonte: Adnkronos