PISANI – IL NUOVO GOVERNO PAGHI I SUOI DEBITI CON LE VITTIME RICONOSCIUTE DI MALA, MALISSIMA SANITA’!
6 DICEMBRE 2022 – Passano gli anni, tutte le compagini politiche che si susseguono professano il Buon Governo, parlano di rispetto e tutela del cittadino, affrontando e ponendo al centro delle agende di governo temi come la tutela dell’ambiente per salvaguardare l’uomo ed il suo futuro, mostrando interesse e cura della persona, eppure sembra che le istituzioni si dimentichino che se non c’è giustizia, se non viene garantito e tutelato il diritto alla salute, costituzionalmente riconosciuto (Cost. art. 32: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività…”), non viene salvaguardato l’individuo, la persona, unico e vero centro attorno al quale ruota e si sviluppa il complesso di valori posto a fondamento del nostro ordinamento !
Ancora una volta bisogna parlare di malasanità, “malissima” sanità in questo caso, e di mala burocrazia, ossia diniego di giustizia verso un uomo, un cittadino che, nonostante abbia visto riconosciute in Tribunale le proprie giuste ragioni con sentenza definitiva, da oltre 10 anni non viene risarcito dei gravissimi danni provocatigli dalla malasanità italiana.
Dapprima il Tribunale civile di Napoli, nel 2011, con sentenza di condanna immediatamente esecutiva del Ministero della Salute, poi la Corte di Appello di Napoli nel 2015 ed infine nel 2020 la Suprema Corte di Cassazione, hanno condannato il governo italiano a risarcire un milione e mezzo di euro al malcapitato paziente per i danni subiti dal contagio da epatite “B” dovuto a trasfusioni di sangue cui era stato sottoposto, sfociate, non ultimo, in un trapianto di fegato. Eppure a tutt’oggi, nonostante le tante sentenze a suo favore, una reale e concreta giustizia ancora non è stata fatta per la povera vittima, indebitato fino al collo anche per cure e mantenimento.
La vicenda, iniziata nel lontano anno 1969, ha come protagonista un ragazzo napoletano F. B., diventato una delle migliaia di vittime della nota “mala gestio” del sistema sanitario italiano, troppo spesso carente nell’assolvimento della sua missione di tutela della salute pubblica.
Subito dopo la nascita, avvenuta per l’appunto nel 1969, il Sig. F. B. veniva sottoposto a trasfusioni di sangue presso l’Azienda Ospedaliera Cardarelli, in quanto affetto da “ittero emolitico neonatale”, e ne usciva gravemente danneggiato per aver contratto, in forza delle predetti trasfusioni, l’epatite “B” (epatopatia da virus B). Le conseguenti, gravissime complicazioni fisiche l’hanno costretto, negli anni, a numerosi ricoveri e terapie: si pensi che, tra l’altro, la predetta epatite contratta diventava poi “cirrosi epatica HBV”: ne conseguiva il suddetto trapianto di fegato a cui si è dovuto sottoporre, nel 2003, negli Stati Uniti.
Il Sig. F. B., assistito e difeso dall’avv. Angelo Pisani, da sempre in prima linea per la difesa dei diritti della persona, adiva le competenti sedi giudiziarie per chiedere giustizia e, nel 2011, vedeva la pronuncia del Tribunale di Napoli condannare il ministero della salute a versargli un milione e 500mila euro a titolo di diritto al risarcimento del danno subito, in forza dell’accertamento del nesso di causalità intercorrente tra i danni fisici riportati e le trasfusioni effettuate dall’ A.O. Cardarelli. Si tratta di quello stesso “nesso di causalità tra le trasfusioni praticate, l’epatopatia da virus B ed il consecutivo trapianto di organo” che era stato riconosciuto da parte della Commissione Medica Ospedaliera già nel 2001, in esito alla domanda di indennizzo ai sensi della L.210/1992, inoltrata al Ministero della Sanità.
A tutt’oggi il Ministero della Salute, anziché accettare il riconosciuto diritto al risarcimento e liquidare quanto riconosciuto alla POVERA VITTIMA, né spontaneamente, né in seguito alle intimazioni di pagamento ed azioni esecutive promosse dall’avv. Angelo Pisani, in totale sprezzo DELLE SENTENZE E del buon senso, SI E’ SOLO DISTINTO, nella totale indifferenza verso il rispetto dei diritti della persona, impugnando IN OGNI GRADO la sentenza del tribunale di Napoli, dapprima in Corte d’Appello, quindi in Cassazione, risultando sempre SOCCOMBENTE , SENZA MAI PAGARE QUANTO DOVUTO, NEANCHE DOPO IL GIUDICATO, neanche DOPO LA SCONFITTA in Cassazione.
Ad oggi, nonostante la sentenza di condanna e l’esaurimento di tutti i gradi di giudizio, il Ministero della Salute non ha provveduto ad ottemperare al pagamento del risarcimento dei danni nei confronti del Sig. F.B. con interessi e svalutazione di oltre 2 milioni di euro, trasformandolo in vittima non solo di un sistema sanitario inefficiente, ma anche della burocrazia per mancata giustizia.
Quella stessa giustizia che a gran voce, e per il tramite dell’avv. Angelo Pisani, si chiede al nuovo Governo, al Ministero della Salute ed alle Istituzioni tutte, perché non è possibile che uno Stato per pochi euro perseguiti e metta in mezzo alla strada i cittadini ma poi, quando deve pagare debiti e ubbidire alla giustizia, ignora i suoi doveri e crea ancor più danni e disagi alle vittime.