«Se davvero vogliamo combattere la violenza di genere dobbiamo suonare un campanello d’allarme sulle false denunce, non esiste niente di più delinquenziale che rovinare la vita di un innocente con false denunce per ottenere benefici in sede di separazione legale, anche perché a pagarne le conseguenze più gravi sono i figli». Così in un video che circola sui social l’avvocato Gian Ettore Gassani, presidente ANMI, Associazione Nazionale Matrimonialisti Italiani. «Questa – aggiunge – è una vergogna. Perché queste false denunce vanno ad ingrossare gli scaffali delle Procure, che devono invece occuparsi delle denunce vere». Ancora: «E quel colleghi che supportano i loro assistiti nel presentare false denunce andrebbero radiati in tempo reale, perché l’avvocato deve essere il primo filtro della giustizia, non il complice di un cliente delinquente».
«Finalmente dopo l’avvio del progetto 1523.it e la diffusione del mio libro “L’Altra Violenza” – “Se questo è ancora un uomo “ – commenta l’avvocato Angelo Pisani – anche tra avvocati si inizia a parlare e denunciare la vergognosa e pericolosa moda delle FALSE DENUNCE al coniuge ed a delegittimare e chiamare con il nome che meritano tanti legali, che sono peggiori dei loro clienti». «Gente che deve vergognarsi, ma ancor più si deve vergognare chi li assiste nelle false denunce, che non merita di essere chiamato avvocato».
«Noi abbiamo aperto la strada e andremo avanti – assicura Pisani – perché solo i tanti innocenti denunciati strumentalmente e falsamente dalle donne e dai loro complici avvocati possono raccontare la loro infinita sofferenza e i gravi pregiudizi subiti».