Angelo Pisani si appella a Mattarella e Gratteri affinché siano fermate immediatamente le ruspe.
Non si può demolire oggi ciò che il Governo Meloni annuncia di voler condonare domani!
«Siamo al paradosso più totale — dichiara l’avv. Angelo Pisani — mentre la Presidente Meloni prevede e prospetta un condono edilizio anche per la Campania accogliendo il mio appello contro le ruspe e di beneficio del sisma bonus per tutti, stranamente sul territorio continuano demolizioni brutali ed abbattimenti disumani che distruggono case, famiglie e intere comunità.
È un’ingiustizia, una brutta pagina per le istituzioni, che mortificano i diritti umani discriminando i cittadini, come se la legge non fosse uguale per tutti. Siamo di fronte ad una follia giuridica e sociale: lo Stato da un lato promette di sanare, dall’altro devasta. Una contraddizione che grida vendetta.»
Pisani annuncia quindi un appello formale al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al procuratore Nicola Gratteri, chiedendo l’immediata sospensione degli abbattimenti:
«Chiedo alle massime istituzioni di intervenire per evitare un’ingiustizia irreparabile. Finché il Governo parla di condono, qualsiasi demolizione è un danno irreversibile e un abuso contro cittadini già provati.»
L’avvocato denuncia un clima di «accanimento burocratico e giudiziario» e chiede di «fermare il mercato delle ruspe» contro famiglie che vivono spesso in abitazioni realizzate per necessità e per abbandono da parte dello Stato.
«Lo Stato non può comportarsi come un Leviatano schizofrenico: oggi promette perdono, domani manda le ruspe e dopodomani si riapre per legge un condono vergognosamente negato solo ai cittadini napoletani e della Campania. È una violenza burocratica che colpisce i più deboli e offende il principio di legalità».
Pisani invita quindi ad introdurre una moratoria immediata
«Serve una pausa, una riflessione, un atto di giustizia. Fermiamo le ruspe finché non sarà chiaro cosa vuole fare il Governo. Non si può esigere obbedienza cieca a regole che domani potrebbero essere riscritte».
«È il momento del coraggio istituzionale — conclude Pisani — e chiedo a Mattarella e Gratteri di ascoltare il grido di chi sta per perdere tutto. Prima si salva la vita delle persone, poi si pensa ai cavilli, la premier Meloni torni a Napoli ed impegni tutto il governo a tutelare i cittadini campani».
Anche perché «usando come pretesti piccoli abusi, non si concedono nemmeno i sisma bonus, dimenticando i pericoli del terremoto che tanti napoletani vivono da anni e che impongono ristrutturazioni».
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