
«Dove sono ora – chiede Pisani – gli striscioni per le pari opportunità? Dove sono gli slogan per la tutela di tutte le donne in tutte le sedi?».
«Richiamo l’attenzione delle alte cariche dello Stato – aggiunge Pisani – contro il silenzio-assenso delle centinaia di donne impegnate ogni giorno a difendere le donne vittime di violenza, da quella fisica, a quella psicologica e verbale». Perché «offendere in un incontro ufficiale e in sede istituzionale una donna che ricopre una carica pubblica, dandole della “cortigiana”, significa infangare anni di lotte politiche combattute per le pari opportunità, per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, per la democrazia».
«Non è ammissibile che proprio dal leader del sindacato più iconico della sinistra si abbia una testimonianza di tale bassezza, la discussione di principio non può avere il linguaggio di una lite da strada e, soprattutto, questo non può e non deve avvenire nel silenzio complice di tutte quelle esponenti politiche che, grazie ai fondi pubblici, difendono le donne contro ogni forma di violenza. Dove sono le femministe ora?», conclude Angelo Pisani, difensore dei diritti civili di donne, uomini e minori vittime di soprusi e abusi, a supporto dei quali il call center del 1523.it fornisce ogni giorno sostegno legale e psicologico a centinaia di persone in Italia.