9 MAGGIO 2025 – La notizia è stata data in queste ore: dal 12 maggio è possibile presentare le domande 2025 per ottenere il cosiddetto “reddito di libertà”, destinato unicamente alle donne vittime di violenza.
«Si tratta – protesta l’avvocato Angelo Pisani, fondatore del servizio antiviolenza 1523.it dedicato a tutte le vittime, a prescindere dall’età e dal sesso – dell’ennesima, odiosa discriminazione, che oltraggia il dettato costituzionale, escludendo aprioristicamente dalle tutele i tanti anziani, adulti e bambini, sol perché di sesso maschile».
Nel libro di imminente uscita “La violenza ignorata – Se questo è (ancora) un uomo” curato insieme alla giornalista d’inchiesta Rita Pennarola, Pisani documenta decine e decine di storie vere raccontate in prima persona da uomini che, in tutta Italia, hanno già trovato assistenza nel 1523.it dopo aver subito violenza economica, fisica e giudiziaria, con privazione degli affetti, della dignità e, molto spesso, anche dei mezzi economici di sostentamento. Il volume è corredato da numerosi, autorevoli interventi di magistrati, psicologi, avvocati, giuristi ed operatori sociali che confermano questa brutale realtà: la violenza non ha sesso. E se è vero che colpisce un numero maggiore di donne, basta considerare che il 1523.it apre le porte ovviamente anche alle vittime di sesso femminile, operando quelle forme di protezione e difesa che fin dall’inizio sono state violate dal 1522 e, oggi, anche da queste provvidenze economiche dell’Inps, destinate solo alle donne.
Sulla base di tali considerazioni, Pisani annuncia un esposto alle autorità, cui sarà allegato anche il libro-verità con i racconti del calvario subito dai tanti uomini colpiti da ricatti, offese e ingiusti provvedimenti.