UNA SINTESI CRONOLOGICA DELLA VICENDA
14 FEBBRAIO 2025 – L’avvocato Angelo Pisani, difensore degli artisti del Coro del San Carlo diffamati dal Times, annuncia che i responsabili di offese ed infondate accuse contro onesti professionisti saranno portati sul banco degli imputati. «Ora – dichiara Pisani – intervenga il Ministro, si restituisca dignità e rispetto alle vittime di tanta violenza».
“Il coro del San Carlo? Due famiglie mafiose rivali che, dopo una performance, si sono spedite a vicenda al pronto soccorso”. Questa incredibile ed infamante affermazione arriva da Edward Gardner, direttore della London Philharmonic Orchestra, e viene pubblicata sul prestigioso quotidiano britannico The Times. Un’accusa pesante, feroce, offensiva, che non si limita a gettare fango su tutti i professionisti del Real Teatro di San Carlo, ma richiama ancora una volta il solito, stantio luogo comune: Napoli e la criminalità, Napoli e la mafia, Napoli incapace di essere città d’arte e cultura senza il pregiudizio della delinquenza.
Non fosse già abbastanza, la dichiarazione di Gardner ha scatenato conseguenze pesantissime: una commissione prefettizia sta ora indagando per verificare eventuali infiltrazioni mafiose all’interno del San Carlo. Perché si sa, se un importante direttore d’orchestra inglese lo dice in un’intervista su un giornale internazionale, allora qualcosa sotto ci sarà.
Ma c’è un dettaglio non trascurabile: le prove dove sono? Gardner ha presentato una denuncia? Ha fornito testimonianze? Ha qualche riscontro oggettivo? Nulla di tutto ciò. Eppure le sue parole hanno già prodotto un effetto devastante e danni incalcolabili, creando una tempesta che sta travolgendo non solo coristi ed artisti, ma l’intera immagine del teatro lirico più antico del mondo ancora in attività. Ma come è possibile – ci si domanda – che un musicista straniero possa permettersi di parlare in questo modo degli artisti del San Carlo ed infangare il nome del prestigioso teatro senza che nessuno reagisca? Fatto sta che ad oggi è calato uno strano silenzio sulla notizia.
«Oltre a difendere i diritti delle vittime partenopee – tuona Pisani – chiediamo di sapere se anche il teatro abbia intenzione di intraprendere un’azione legale per difendere l’onorabilità dei suoi lavoratori. Dall’altra parte, infatti, la risposta del sovrintendente del Teatro San Carlo si limita ad una dichiarazione di circostanza: la direzione attenderà gli esiti delle indagini prima di prendere posizione. In pratica, mentre i coristi sono travolti dal fango, il teatro aspetta.
Se la direzione del Teatro temporeggia, gli artisti del coro del San Carlo, tutti definiti “mafiosi” sul giornale inglese, hanno deciso di non restare inerti. Finora già 56 su 75 membri del coro, insieme ad un tenore da poco in pensione, esterrefatti da tali generiche ed infamanti accuse, hanno invocato giustizia e conferito mandato all’avvocato Angelo Pisani per trascinare in tribunale Gardner e chiunque altro risulterà responsabile di questi film dell’errore/orrore. Una scelta inevitabile, per difendere il proprio nome e quello di un’istituzione che rappresenta la grandezza della cultura italiana nel mondo.
L’avvocato Pisani va giù duro: «Prima di ogni altro il Gardner dovrà spiegare in tribunale queste offese vergognose e letali dell’immagine, della salute psico fisica e della professionalità di tanti artisti che la mafia non la guardano neanche in tv né sui giornali. A queste accuse – preannuncia il legale – che ledono non solo i coristi, ma il Real Teatro di San Carlo, la città di Napoli e l’Italia intera, seguirà una richiesta di risarcimento danni milionaria».
«Non possiamo più accettare – rincara poi la dose Pisani – questi luoghi comuni beceri e discriminatori, né sfoghi sguaiati per mettersi in mostra parlando di Napoli e dell’arte partenopea. Se non riuscirà a provare le sue parole, Gardner dovrà risarcire ad ognuno il danno incalcolabile arrecato gratuitamente a persone perbene e ad una delle più prestigiose istituzioni culturali al mondo».
«Gardner – aggiunge l’avvocato Pisani – ha tutto il diritto di avere le sue opinioni sulla musica, ma diffamare e lanciare accuse di mafiosità senza prove è un atto di estrema gravità. È inaccettabile che un teatro come il San Carlo, fondato nel 1737, modello per i più grandi teatri d’Europa, il teatro che ha incantato Stendhal, sia ora messo alla gogna sulla base di una frase detta con leggerezza. Eppure, l’effetto domino è già partito: il teatro è sotto indagine e l’ombra dell’infamia si allunga su chi ci lavora con passione e dedizione. Napoli è stanca di dover sempre rispondere alle solite accuse, di dover sempre dimostrare di essere qualcosa di diverso dallo stereotipo che gli altri vogliono imporre e, nonostante questo, battere Napoli è impossibile».
Adesso la parola passa ai tribunali. Gardner dovrà rispondere delle sue affermazioni e spiegare dove ha visto tanti mafiosi come lui ha chiamato genericamente tutti gli artisti del Coro. «E stavolta, le prove, dovrà portarle lui, non solo bacchette e parole», avverte l’avvocato Pisani, che promette battaglia e giustizia per malcapitate vittime di questa incredibile vicenda.
LE SCUSE DI GARDNER AGLI ARTISTI DEL SAN CARLO DOPO L’ANNUNCIO DELLE AZIONI LEGALI
LA REPLICA DELL’AVVOCATO PISANI
17 FEBBRAIO 2025 – In una nota inoltrata ieri alla stampa, il maestro Edward Gardner si è scusato con gli artisti del Teatro San Carlo di Napoli, dopo che il Times aveva riportato sue dichiarazioni palesemente diffamatorie.
«Desidero porgere le mie più sincere scuse agli Artisti del Coro del Teatro di San Carlo di Napoli – si legge nella nota – per le mie recenti dichiarazioni rilasciate in un’intervista al The Times. Nutro profondo rispetto e sincera stima per il Coro e per ciascuno dei suoi componenti. Poco prima del mio arrivo a Napoli sono stato informato di una rissa avvenuta tra due Artisti del Coro appena fuori dal Teatro, che aveva portato al ricovero in ospedale di uno di loro. La notizia mi aveva sorpreso molto. Tuttavia, non era assolutamente mia intenzione suggerire che il Coro avesse legami con la mafia, e sono ben lieto di ritirare questa affermazione.
Eseguire insieme la Nona di Beethoven, la scorsa estate a Ravello, è stata un’esperienza significativa che ha messo in luce il talento, la dedizione e il duro lavoro di questa compagine artistica. Mi rammarico profondamente se le mie parole hanno lasciato intendere il contrario, perché ho avuto modo di constatare personalmente la professionalità e l’eccellenza di questo coro. Desidero ribadire quanto apprezzi e rispetti ciascuno dei suoi membri».
LA REPLICA DELL’AVVOCATO ANGELO PISANI, DIFENSORE DEGLI ARTISTI DEL SAN CARLO
Vedo che la mia prima domanda stragiudiziale di scuse è stata accolta dal famoso direttore d’orchestra. Gardner, però, deve rendersi conto anche di aver procurato danni incalcolabili, di cui pare essersi pentito un mese dopo, ma ciò non significa che la controversia possa finire qui, i danni non sono stati provocati da un bambino o da “topolino”, quindi vanno anche risarciti come per legge. Ci aspettiamo, in via conciliativa, un’offerta risarcitoria per evitare inutili e costosi processi e, soprattutto, un risarcimento idoneo per tutte le vittime che sia anche da esempio per tutti. Non è pensabile di poter compiere un atto illecito e poi cavarsela solo con delle scuse, sarebbe un messaggio sbagliato e pericoloso per il futuro di tutti.
Per evitare futuri episodi emulativi e per educare alla legalità, nelle more di un incontro con il responsabile di tutto quanto accaduto, i responsabili del Times devono cancellare immediatamente il link dal web, se davvero si intende risolvere bonariamente la controversia.
Ci aspettiamo dunque, ad horas, che si oscuri e si cancelli ovunque, nel web e dal sito de The Times, corresponsabile di tutti i danni, la grave diffamazione perpetrata a livello internazionale in danno della cultura, immagine, dignità e professionalità degli artisti italiani. Inoltre ci aspettiamo che lo stesso Gardner invii le sue scuse personali non solo alla stampa ma soprattutto alle vittime, al Teatro San Carlo e alla Prefettura di Napoli, spiegando che non è necessario attivare ispezioni antimafia nel San Carlo così come la burocrazia ha annunciato.
Da avvocato ero sicuro che bisognava salvare il salvabile ed agire subito, inchiodando i colpevoli alle loro responsabilità. Aggiungo che le istituzioni preposte avrebbero dovuto denunciarli immediatamente.
Il risarcimento dovrà essere pari alle offese arrecate e questo vale per chiunque sfrutti negativamente il marchio Napoli e offenda addirittura anche la cultura e i valori del nostro territorio.
Per inciso, speriamo che anche il direttore di The Times chieda scusa subito, come l’autore, della grave diffamazione da me denunciata, visto che la fonte è completamente errata.
24 FEBBRAIO 2025
IL “THE TIMES” RITRATTA DOPO OLTRE 40 GIORNI DI DIFFAMAZIONI
L’AVVOCATO PISANI ANNUNCIA LE DOVUTE AZIONI PER TUTELARE
GLI ARTISTI DEL TEATRO SAN CARLO
Solo oggi, dopo oltre 40 giorni di ingiusta e gratuita diffamazione nei confronti degli artisti del coro del Teatro San Carlo di Napoli, il quotidiano inglese The Times ha finalmente cancellato la diffamazione di Gadner e pubblicato una dichiarazione ufficiale con cui riporta la ritrattazione e le scuse del direttore Edward Gardner per le affermazioni contenute in una precedente versione di un’intervista.
L’avvocato Angelo Pisani, che ha rappresentato e difeso con fermezza l’onore e la dignità degli artisti napoletani, dopo reiterate richiesta di cancellazione illeciti dal web, accoglie questa ritrattazione come un primo passo verso la giustizia, ma sottolinea che la questione non può considerarsi chiusa.
«Prendiamo atto della rettifica e della cancellazione ad opera del giornale inglese delle dichiarazioni illegittime di Gardner, ma il danno arrecato è incalcolabile. Gli artisti del San Carlo sono stati ingiustamente colpiti da un attacco mediatico lesivo della loro immagine, dignità e professionalità, e ciò non può essere semplicemente archiviato con una tardiva smentita, o scuse del Gardner solo con un comunicato al San Carlo. La legge prevede il giusto risarcimento per le vittime di tali diffamazioni, e continueremo a lottare affinché la verità e la dignità di questi professionisti siano pienamente ripristinate e la giustizia rimanga scritta nero su bianco, oltre a difendere la legalità».
Gli avvocati Angelo e Sergio Pisani e il loro team legale continueranno quindi a perseguire tutte le vie necessarie affinché gli artisti del San Carlo ottengano il dovuto riconoscimento per il danno subito e affinché episodi di questo genere non si ripetano in futuro.