PISANI: INACCETTABILE UN’ALTRA VITTIMA INNOCENTE, SUBITO IN SICUREZZA TUTTI I PALAZZI PERICOLOSI,
ORA NON SI RIPETA IL VERGOGNOSO CALVARIO riservato da 10 anni dal Comune di Napoli alla famiglia del piccolo Salvatore Giordano, ancora in attesa di risarcimento danni senza rispetto per memoria del piccolo eroe ucciso da una pietra caduta dal palazzo per salvare altri bambini.
17 SETTEMBRE 2024 – PER CHIARA, LA RAGAZZA PADOVANA UCCISA AI QUARTIERI SPAGNOLI DA UNA STATUA PIOMBATALE IN TESTA DA UN BALCONE, GIUSTIZIA SUBITO, INTERDIZIONE DELLE STRADE, RIPRISTINO A NORMA DI TUTTI GLI EDIFICI E BUCHE KILLER frequentati da milioni di turisti che solo per miracolo scampano ogni giorno alle pietre e calcinacci che cadono dall’alto o ai pericoli su strade e marciapiedi.
Tra incuria, imperizia e imprudenza, oggi un altro colpo al cuore.
Chiara Jaconis, turista trentenne, non ce l’ha fatta. Colpita accidentalmente da un oggetto precipitato da un balcone ai quartieri spagnoli mentre raccoglieva gli ultimi ricordi di Napoli da portar via.
Lei come Fabiola Di Capua, 37 anni, colpita da un lampione della luce sul lungomare di via Caracciolo mentre transitava a bordo del proprio ciclomotore.
Come Cristina Alongi, 43 anni, schiacciata da un grosso pino caduto sulla sua vettura mentre percorreva via Aniello Falcone.
Come Salvatore Giordano, 14 anni, colpito dal crollo di un cornicione della Galleria Umberto mentre si intratteneva con gli amici.
Come Davide Natale, 21 anni, schiacciato da un grosso pino abbattutosi a Fuorigrotta mentre usciva dall’università.
Come Rosario Padolino, 66 anni, il commerciante colpito da un cornicione di un palazzo a via Duomo.
«Assistenza e solidarietà alla famiglia della malcapitata Chiara, morta per visitare Napoli. Preghiamo per lei e la sua famiglia, ma chiediamo anche al Prefetto – scrive sui social l’avvocato Angelo Pisani, leader di Noiconsumatori.it – un tavolo urgente per affrontare questa emergenza e scongiurare altre tragedie, perché rischi e pericoli della città di Napoli sono all’ordine del giorno, a causa di omessa manutenzione e negligenza dell’amministrazione comunale, unica responsabile di buche, voragini e strade colabrodo». «Il Prefetto – prosegue Pisani – ordini inchieste su palazzi ed impianti pericolanti che sono causa di tante morti annunciate, ma mai assistite né risarcite dal comune di Napoli che, nel caso del piccolo Salvatore Giordano, non si è neanche presentato in mediazione per le scuse e risarcimento danni agli eredi.
«Pretendiamo – conclude Pisani – quanto meno la chiusura o il ripristino a norma di tutte le strade killer!».