30 NOVEMBRE 2024 – Un’immagine rivoluzionaria della Sacra Famiglia, con San Giuseppe che tiene in braccio il Bambinello, è al centro del progetto “Presepe della Paternità”, presentato al Tribunale di Napoli durante il convegno della Commissione Diritto degli Affetti /1523.it sul tema “La violenza sistemico-relazionale”.
L’iniziativa, che sarà ufficialmente lanciata nel Giubileo 2025, punta a valorizzare il ruolo paterno, spesso marginalizzato nella narrazione tradizionale e nelle vicende familiari, ma purtroppo soprattutto nei tribunali.
«Per secoli, Giuseppe, come di fatto nella realtà moderna la figura maschile nella famiglia, è stato raffigurato come figura marginale nella Sacra Famiglia, sempre ai margini», spiega Vincenzo Spavone, presidente della Fondazione Europea Genitori Separati nel presentare il nuovo pastore di San Giuseppe con in braccio Gesù e Maria al suo fianco. «Con questo presepe – aggiunge – vogliamo ribaltare questa narrazione, sottolineando il suo ruolo di padre amorevole e custode».
L’iniziativa manda un messaggio chiaro «per tutti i padri che, nelle separazioni e battaglie giudiziarie, soffrono e lottano per vedere riconosciuto il loro ruolo», prosegue Spavone, nel confrontarsi e condividere la linea con l’avvocato Angelo Pisani, presidente della Commissione Diritto degli Affetti del Consiglio dell’ Ordine degli Avvocati, sul dovere di tutelare la famiglia e i figli ancor più quando sono bambini, aggiungendo che «non si intende sminuire la figura materna, ma riequilibrare una rappresentazione spesso sbilanciata».
Il nuovo pastore che abiterà un nuovo presepe specchio dei nostri giorni, realizzato in ceramica napoletana, rappresenta San Giuseppe con il Bambinello in braccio (foto) e intende sottolineare il rinnovamento della famiglia nella società moderna. «È un simbolo che parla al cuore delle persone, ricordando che la figura paterna è essenziale nella costruzione di un nucleo familiare armonioso», commenta poi l’avvocato Pisani, nel ricordare che la madre ed il padre sono i due pilastri ed esempi per i figli, sicuramente insostituibili, ma uguali e necessari per la loro serenità e sviluppo.
Durante l’evento l’avvocato Angelo Pisani, noto per il suo impegno legale nelle vicende familiari delicate, come nel caso Caivano ed esperienze di Scampia, ha aggiunto: «Un presepe così non è solo una rappresentazione artistica, ma un messaggio sociale potente. San Giuseppe, in questo contesto, diventa l’icona della dedizione e della responsabilità paterna, qualità che spesso passano inosservate o, peggio, vengono ostacolate».
Pisani ha sottolineato l’importanza di ricordare alle Istituzioni ed a quei Giudici che non lo ricordano di riconoscere il valore di entrambi i genitori per il benessere dei figli: «Dobbiamo promuovere una cultura di equità genitoriale, dove il padre non è più visto come figura secondaria (solo da utilizzare economicamente), ma come pilastro della crescita affettiva e sociale dei figli».
L’iniziativa punta a «lasciare un segno nella tradizione natalizia e nel dibattito sociale», ribadendo l’importanza di entrambe le figure genitoriali per la crescita armoniosa delle future generazioni.