L’avvocato Angelo Pisani denunzia Rita De Crescenzo, anche quale avvocato
di colleghi e medici diffamati ed infangati
BASTA DIFFAMAZIONI!
Medici, Avvocati, Genitori: difendiamo la nostra dignità da chi usa i social per offendere e distruggere!
questo è il contro-appello dell’avvocato Pisani sui social.
Chi semina odio e bugie va fermato e condannato.
È tempo di una legge, è tempo di un DASPO digitale per evitare altri pericoli e danni.
La libertà di parola non è libertà di diffamare.
18 MAGGIO 2025 – L’avvocato Angelo Pisani lancia un appello agli avvocati e ai medici a tutelarsi da accuse infamanti e pericolose, considerando anche l’impatto che simili contenuti possono avere agli occhi dei loro figli. «È fondamentale denunciare immediatamente comportamenti e dichiarazioni offensive, diffamatorie, illegittime e vergognose, diffuse tramite i social da soggetti come Rita De Crescenzo, che si rivolge a milioni di utenti». Una figura che, secondo l’avvocato, dovrà rispondere delle sue azioni, risarcendo i danni provocati e rispettando finalmente le regole.
Una influencer pericolosa, la De Crescenzo, che «va “interdetta” dai social per evitare altri danni», perché «la tiktoker pur di farsi pubblicità non si pone limiti nell’offendere e danneggiare l’immagine e la reputazione altrui, di intere categorie e di professionisti che lavorano onestamente e che, al contrario probabilmente di pochi suoi conoscenti, non fanno uso di droghe o altro, come lei afferma con certezza e vuol far sapere a tutti».
«Le istituzioni e il Governo – chiede con fermezza Pisani – dovrebbero immediatamente legiferare in materia di corretto utilizzo degli strumenti social su web, oramai più potente degli strumenti di informazione tradizionali, regolati invece da norme stringenti e codici deontologici».
«Occorre – afferma Pisani – creare anche un DASPO per l’illegittimo utilizzo dei social, un blocco per persone che li utilizzano in maniera pericolosa, illegittima, discriminatoria, fornendo un pessimo esempio per la società, per i giovani e, nel caso della De Crescenzo, anche per i luoghi da cui provengono».
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