STANGATA ESTIVA DI EQUITALIA – ONDATA DI FERMI ED INTIMAZIONI DI PAGAMENTO
INTOSSICATA L’ESTATE DEI CONTRIBUENTI, LUNGHE CODE AGLI SPORTELLI E DIFFICOLTÀ DI DIFESA IN ESTATE
Inaccettabile minacciare esecuzioni esattoriali e notificare, proprio a ridosso dell’estate, un’ondata di fermi amministrativi ed intimazioni di pagamento a milioni di contribuenti ritenuti morosi dal software di Equitalia, rendendo difficile anche l’esercizio del diritto di difesa e provocando stress nel mese più caldo dell’anno. Intervenga il Governo per assicurare un giusto pagamento dei tributi e metodi più umani, tutelando i diritti dei cittadini costretti a rinunciare anche alle vacanze, in un momento di così grave crisi economica e sociale.
Il Presidente di NOI CONSUMATORI.IT – MOVIMENTO ANTI-EQUITALIA, avvocato Angelo Pisani, lancia un appello a Governo ed Parlamento per chiedere di intercedere presso Equitalia al fine di agevolare i cittadini minacciati di fermo amministrativo dei loro veicoli, proprio a ridosso delle vacanze estive, e costretti a code estenuanti nonostante il caldo afoso per poter venire a capo delle cartelle esattoriali intimate a loro carico.
Spiega Pisani: «In questi giorni migliaia di cittadini affollano gli sportelli di Equitalia per capire la legittimità delle pretese fiscali e cercare di difendersi dall’incubo riscossione. Moltissimi contribuenti poi, soprattutto anziani, ci segnalano la lunga attesa e le difficoltà nel comprendere le richieste di pagamento, dopo aver fatto lunghe file e trascorso più di due ore in piedi, per la carenza di posti a sedere negli uffici di Equitalia».
«Considerando la situazione di crisi ed il periodo estivo, che rende più difficile anche l’esercizio del diritto di difesa del cittadino – sottolinea Pisani – queste lunghissime code e lo stato di forte ansia dei contribuenti rappresentano segnali molto preoccupanti per il nostro Paese».
«Ritengo – aggiunge l’avvocato Pisani rivolto a Governo e Parlamento – che sia corretto andare sempre e comunque incontro al cittadino, per questo vi chiedo di intercedere presso la direzione di Equitalia affinché si trovi un modo di organizzare il servizio senza penalizzare così pesantemente gli utenti, costretti per ore a lunghe code in piedi, senza un poter bere nemmeno un bicchiere d’acqua, magari prolungando anche i termini per l’esercizio del diritto di difesa oltre l’estate, o prevedendo più tolleranza, nonché un maggior numero di addetti per dare giuste risposte alle richieste dei cittadini, in un periodo di così forte afflusso». __
«Mi auguro – conclude il presidente di NOI CONSUMATORI.IT - che il Governo ed il Parlamento non vogliano rovinare anche l’estate dei contribuenti con il noto sistema di riscossione targato Equitalia, e che sapranno dare risposte ai tanti cittadini che, in un momento di già grande difficoltà economica, e proprio durante i mesi più caldi dell’anno, per giunta con i tribunali in sospensione feriale, devono sobbarcarsi anche disagi pesantissimi che si possono, se lo si vuole, almeno un minimo alleviare».
LE REGOLE DA SEGUIRE IN CASO DI FERMO AMMINISTRATIVO
Come previsto, scaduti i termini per il condono, e senza tenere in considerazione il periodo estivo, Equitalia torna
all’attacco dei contribuenti. Da qualche giorno sta notificando infatti migliaia di fermi amministrativi e una autentica pioggia di richieste di pagamento.
Si tratta prevalentemente di fermi amministrativi sui veicoli, fermi conseguenti a presunte cartelle non pagate, anche se già prescritte o mai notificate.
In questi casi la prima regola è quella di verificare la legittimità della procedura esattoriale e delle pretese del concessionario, soprattutto quando si dubita di avere effettivamente ricevuto le cartelle o le multe, oppure quando risulta trascorso molto tempo ed il debito potrebbe essere già prescritto.
L’avvocato Angelo Pisani di Noiconsumatori.it consiglia ai contribuenti alcuni passaggi preliminari da seguire:
1 controllare se le notifiche delle cartelle sono regolari (si può fare richiesta ad Equitalia per il rilascio delle cosiddette “copie relate di notifica” relative alle cartelle)
1- controllare, in caso di cartelle per tributi o multe stradali, che gli accertamenti o i verbali siano stati regolarmente notificati (in questo caso si può fare richiesta di copia degli atti agli enti o ai Comuni che hanno elevato il verbale)
1- verificare, in caso di fermi amministrativi, pignoramenti o altre azioni esecutive, che Equitalia abbia agito entro un anno dalla notifica delle cartelle e, in caso contrario, verificare se sono stati notificati gli avvisi di mora
1- controllare il tempo trascorso dalla notifica della cartella (infatti, salvo alcuni casi, potrebbe essersi verificata la prescrizione dell’obbligo di pagamento per decorrenza dei termini)
1- esercitare il diritto di difesa e proporre opposizione entro 20 giorni dalla notifica delle intimazioni o delle procedure esattoriali di Equitalia.
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