7 MARZO 2025 – Si apprende dall’Ansa in queste ore che è sul tavolo del Consiglio dei Ministri il disegno di legge che introduce il reato di femminicidio ed altri interventi normativi per il contrasto alla violenza contro le donne.
Puntuale come un orologio, alla vigilia dell’8 marzo il governo lancia un’iniziativa che, al di là dei possibili risvolti meritori, ha tutto il sapore di una propaganda.
Non ci sta, infatti, l’avvocato Angelo Pisani, coordinatore della Commissione per gli affetti e i soggetti deboli presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, che proprio oggi ha presieduto un affollatissimo incontro pubblico sulla tutela giuridica dei soggetti deboli presso la Sala Matafora del Tribunale di Napoli.
«Incredibile – tuona Pisani – nonostante le condanne della CEDU in materia, copiano gli stress errori della sinistra annunciando leggi incostituzionali che non rispettano il genere umano nella sua interezza». «Evidentemente – aggiunge – alla politica serviva uno spot per domani, Festa della donna, ma dimentica che la violenza non ha sesso e la legge deve essere uguale per tutti, non possono esistere vittime di serie a e serie b».
Il legale ricorda poi i numeri resi noti dal Servizio Analisi Criminale della Polizia di Stato, secondo cui nei primi sei mesi dello scorso anno sui 24 omicidi volontari commessi dal partner vi sono 19 vittime donne e 6 vittime di sesso maschile, 6 uomini uccisi dalle loro compagne, quasi tutti con armi da taglio. Altre statistiche fanno sapere che sul totale degli atti persecutori denunziati nel 2023, ben il 25 per cento sono stati commessi da donne contro mariti, compagni o fidanzati.
«La giustizia – conclude a questo punto Pisani – deve valere per tutti perché, come dimostrano i dati e i reati commessi, la violenza non ha sesso. Per questo – annuncia – impugneremo ogni altra norma incostituzionale come quest’altra palese discriminazione in danno degli uomini, che sono anche loro vittime, così come le donne, tanto da meritare uguale tutela e condanne in caso di violazioni».