Lo scorso 23 ottobre un incendio, divampato in un magazzino nel quartiere cinese di Gianturco, ha causato numerosi feriti e costretto molte famiglie a lasciare la propria abitazione. Oggi arriva la triste notizia: uno di loro, Pasquale Capano, è deceduto a seguito del trauma e degli stress subiti in quell’incendio. E a Gianturco stasera la gente è ora in piazza per chiedere giustizia.
Riportiamo l’intervento dell’Avv. Angelo Pisani, legale delle vittime, la sera stessa dell’incendio.
Napoli e la Campania non possono più essere ostaggio del degrado e dell’illegalità, la famiglia dei miei assistiti ha rischiato di morire, oltre a subire danni e perdere la casa, mentre uno di loro è stato portato in ospedale per le cure salvavita.
L’ennesimo incendio verificatosi questa notte in un capannone commerciale cinese a Gianturco, oramai paese straniero, gestito da attività cinesi ed estere prive degli stessi controlli e regole chiare imposte ai tartassati commercianti e imprenditori italiani, è la prova evidente di un’emergenza ormai fuori controllo e dei gravi pericoli cui siamo tutti esposti.
Non è più tollerabile che interi quartieri – da Gianturco a Piazza Garibaldi, da Poggioreale a Vasto – siano trasformati in zone franche pericolosissime, dove gli italiani vengono depredati e violentati, dove la legge italiana sembra non valere, dove l’abusivismo, l’insicurezza e la concorrenza sleale distruggono il tessuto economico e sociale dei nostri territori.
I commercianti e gli imprenditori italiani, costretti a rispettare regole severe, pagare tasse altissime e garantire sicurezza ai propri lavoratori e clienti, non possono più assistere impotenti a questa ingiustizia palese, dove chi non rispetta le norme continua ad agire impunito.
Chiediamo con forza un intervento immediato e straordinario in primis dei candidati alla presidenza della Regione Campania, per conoscere cosa intendono fare per difendere i napoletani e la legalità, del Prefetto, del Sindaco e del Governo nazionale, affinché siano disposti controlli capillari, chiusure delle attività abusive, verifiche strutturali e sanzioni severe contro chi non rispetta la legge e soprattutto alle attività straniere, che impoveriscono e feriscono l’Italia.
Quella che tutti noi subiamo è violenza e discriminazione al contrario. Non si tratta di discriminazione verso gli stranieri, ma di giustizia, sicurezza e parità di trattamento: le regole devono valere per tutti, italiani e stranieri, senza eccezioni.
Invitiamo inoltre tutti i candidati e i rappresentanti politici a uscire dal silenzio e ad assumersi le proprie responsabilità, proponendo soluzioni concrete e immediate per ristabilire ordine e dignità nei nostri quartieri, prima che ci scappi la tragedia irreparabile.
Napoli e la Campania non possono più essere lasciate sole.
Serve un piano straordinario per la sicurezza urbana, il rispetto delle leggi e la tutela dei cittadini onesti, italiani e stranieri che vogliono vivere nel rispetto reciproco e nella legalità.
“La vera integrazione nasce dal rispetto delle regole, non dall’impunità.”
Chiediamo legalità per tutti contro ogni violenza e prevaricazione.


