Incompetenza territoriale. Salvo il Giudice naturale. Così stamane il Tribunale di Roma sulla causa per presunta diffamazione intentata da Equitalia contro Maradona e addirittura il suo avvocato Angelo Pisani per un articolo del lontano giugno 2012.
Il Tribunale di Roma non è competente sul piano territoriale a giudicare sulla causa per presunta diffamazione intentata nel lontano 2012 da Equitalia contro Diego Armando Maradona e il suo avvocato Angelo Pisani. La querela è relativa ad un articolo pubblicato da un periodico mensile nel quale il Pibe chiedeva un fisco realmente giusto e dal volto umano, prima di tutto con gli italiani.
«Diego ed io non abbiamo mai offeso né diffamato nessuno – aggiunge il legale – ma solo chiarito la verità che presto sarà conosciuta in tutto il mondo attraverso il libro su questo errore/orrore della riscossione. Noi siamo orgogliosi di difendere un innocente dal più grande ed ingiusto errore ai danni di un contribuente innocente e continueremo a farlo, senza alcuna paura».
«Finalmente – commenta l’avvocato Sergio Pisani, che con il fratello Angelo difende il campione del mondo – stamane è stato messo a segno un primo passo verso la Giustizia: il Tribunale di Roma accoglie la richieste di incompetenza territoriale formulata da noi difensori ed ordina un nuovo processo al Tribunale di Cassino».
Nel provvedimento letto in udienza stamattina il giudice “anticipa” anche una possibile causa di “estinzione” del processo per una sorta di rinuncia tacita all’azione da parte di Equitalia che – paradossalmente – ha deciso di denunciare solo il difensore di Diego Armando Maradona, l’avvocato Angelo Pisani, per alcune presunte dichiarazioni rilasciate dal campione sportivo sulla sua vicenda, e non anche il giornalista ed il direttore del giornale.
Tutto da rifare, quindi con nuove indagini che saranno specificamente sollecitate per fare emergere l’unica verità possibile.
Nella foto in alto, gli avvocati durante l’udienza a Roma.
Qui accanto Diego Armando Maradona con Sergio Pisani.