«La Cassazione dà ragione a Maradona, sancisce che non è stato un evasore fiscale cassando ogni precedente decisione e pronunciandosi in suo favore, a dispetto di ben tre dinieghi che lo vedevano soccombente e anche contro il parere, anche questo negativo, pronunciato dal sostituto procuratore generale della cassazione Alessandro Pepe». E’ trionfante l’avvocato Angelo Pisani, storico avvocato difensore di Diego Armando Maradona, nel commentare la recentissima sentenza della Suprema Corte sul presunto caso di evasione fiscale, che ha visto protagonista per oltre trent’anni il compianto campione argentino, scomparso il 25 novembre 2020 e dal 2010 difeso dalla squadra legale azzurra messa in campo dal suo amico avvocato, Angelo Pisani.
La Cassazione, con il pronunciamento del 14 dicembre scorso, ha confermato la precedente decisione del 2021 e rimesso la decisione finale ai giudici di secondo grado della commissione tributaria regionale per calcoli e spese legali, anche se, spiega Pisani, «la vicenda si può ritenere chiusa, in quanto dai calcoli Maradona non deve nulla al Fisco italiano, ogni operazione anche matematica, oltre che fondata su logica e giustizia, porta a zero».
A Maradona veniva addebitata una evasione fiscale che da 6 milioni di euro lievitò fino a ben 40 milioni a causa di interessi e sanzioni negli anni in cui fu vittima di autentica persecuzione. Il campione argentino, affiancato da Pisani, intraprese una battaglia, che è ormai vinta, ma di cui purtroppo non verrà mai a conoscenza.
«La questione – tiene a precisare Pisani – poteva essere risolta già con l’istanza di autotutela che presentammo nel 2009. Una richiesta depositata in occasione del ritorno in Italia di Maradona a Napoli, dove lo scortavamo per evitargli altri pignoramenti, invece rigettata dall’Agenzia delle Entrate e mai rivalutata da altri giudici».
Va ricordato che in realtà «l’accertamento fiscale era già stato annullato dalla Giustizia italiana con un ricorso della Società Sportiva Calcio Napoli a guida Ferlaino, la quale aderì cautelativamente anche a un condono per evitare ogni futuro equivoco».
«Chi risarcirà ora tutti i danni personali, patrimoniali e all’immagine, oltre alla storia e ai valori dello sport, subiti per trent’anni da Maradona?», si chiede ora l’avvocato Angelo Pisani, che difende a tutto campo anche la memoria di Diego.
Infatti, se dopo altri 15 anni di contenzioso la Cassazione accoglie ora il ricorso presentato dall’avvocato Angelo Pisani nell’interesse dell’indimenticato campione argentino, aprendo così le porte a un ulteriore sviluppo nel complesso match giudiziario, «allora dobbiamo domandarci – afferma duro l’avv. Pisani - quanto dovremo chiedere come risarcimento danni personali , patrimoniali ed all’immagine per la persecuzione subita da Diego, vittima del sistema che lo utilizzò come capro espiatorio della lotta all’evasione fiscale e lo punì per aver portato Napoli e la sua squadra al successo».
Di sicuro, continua il legale, «la decisione della Cassazione rappresenta un punto di svolta e chiarisce di fatto che Maradona non è mai stato un evasore fiscale, anzi l’accertamento fiscale, annullato già con sentenza negli anni ’90, era stato anche cautelativamente già condonato dalla Società Calcio Napoli».
IL VIDEO INTERVENTO DELL’AVVOCATO ANGELO PISANI
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La motivazione della decisione della Cassazione è legata a precedenti sentenze e ricorsi presentati dagli avvocati di Maradona, capitanati da Angelo Pisani. La Corte ha riconosciuto la violazione di legge da parte dell’Amministrazione fiscale nel respingere le richieste di autotutela avanzate dal calciatore argentino ed ha cassato le precedenti sentenze che davano ragione alla burocrazia fiscale.