da www.calciomercato.napoli.it del 20 ottobre 2013 (di Massimo Esposito)
Confesso di essere rimasto un tantino esterrefatto leggendo il tweet della Vice Presidente del Senato Linda Lanzillotta sulla presenza di Diego Armando Maradona a Che Tempo che Fa, ospite di Fabio Fazio in compagnia di Gianni Minà. Confesso che quelle parole mi hanno lasciato un tantino interdetto.
“Maradona da Fazio? No apologia ne’ compiacenza per chi evade 35 milioni di tasse”. Queste le parole della Senatrice in quota Scelta Civica sul noto social network. Parole che hanno ovviamente fatto sollevare un vespaio, tanto da spingere la Rai a precisare che Maradona parteciperà alla trasmissione su Rai Tre a titolo gratuito.
A questo punto mi sono sovvenute, nell’immediato, due considerazioni. La prima: a quanto ammontano i maggiori introiti di Rai Tre dovuti alla presenza di Diego Armando Maradona in studio? I dati Auditel lo confermeranno poi, ma l’impressione è che stasera, soprattutto durante l’intervista al Pibe, ci saranno picchi elevatissimi di telespettatori (confesso che io stesso, probabilmente, stasera avrei guardato altro). Una stima dei maggiori introiti pubblicitari di rete dovuti alla presenza di Diego in studio potrebbe far riflettere. E sbaglia Maradona a non aver richiesto un compenso. Sbaglia profondamente El Pibe a non aver richiesto il pagamento delle sue competenze. Se questi sono i commenti di uno dei personaggi di spicco delle nostre istituzioni bene avrebbe fatto Maradona ad incassare le sue spettanze per girarle contestualmente all’Erario (giusto per farci prendere un po’ in giro con un bel giroconto).
La seconda: a quanto ammontano i trasferimenti dello Stato al Senato della Repubblica? Dopo numerosi clic sul sito ufficiale del Senato, mi sono imbattuto nel Progetto di Bilancio Interno del Senato per l’Esercizio 2012 deliberato il 25 luglio 2012. Considerando i prospetti di bilancio del Progetto approvato, lo stato trasferisce al Senato una cifra prossima ai 500 milioni di euro all’anno (le stime per il 2012 parlano di 526 milioni di euro). Procedendo nelle ricerche ho deciso di volare sul Progetto di Bilancio della Camera dei Deputati per lo stesso esercizio. A prescindere dall’avanzo di amministrazione (ben più cospicuo nel caso della Camera che per quello del Senato), la dotazione annuale è pari a circa 1 miliardo di euro (per l’esattezza il dato è di circa 992 milioni di euro). Senza bisogno di ricorrere alla calcolatrice ed adottando una buona dose di approssimazione (per difetto) diciamo che lo Stato (ovvero i cittadini e le imprese attraverso la tassazione) trasferiscono al Parlamento 1 miliardo e 400 milioni di euro ogni anno.
A questo punto la domanda è stata quasi del tutto spontanea. In questo marasma, il problema sarebbero quei 35 milioni (o 39 milioni) che Diego Armando Maradona dovrebbe allo Stato italiano? La risposta è evidente. I 40 milioni che Diego deve all’Italia non sono il problema. Ma non solo il problema è forse nell’enorme mole di quattrini che lo Stato spende per la “politica” ma anche nel fatto che Maradona, per quella cartella esattoriale, si sta difendendo (con l’ausilio dell’Avv. Pisani) nelle opportune sedi giudiziare. E, se davvero l’Italia è un paese garantista (come millanta), non può esserlo a targhe alterne.