MAGGIO 2025 – E’ stato annullato il processo per la morte di Diego Armando Maradona, che era in pieno svolgimento da febbraio dinanzi al Tribunale di San Isidro (Buenos Aires). La decisione è stata presa dopo che sono emerse le prove su un documentario dal titolo “Giustizia Divina”, che Julieta Makintach, una dei tre giudici, avrebbe fatto girare di nascosto ad una troupe televisiva, dimostrando di non essere imparziale.
Ora si dovrà ricominciare tutto da capo. Dolore, delusione e rabbia dei familiari del campione, che tuttavia si uniscono al pubblico ministero Patricio Ferrari, implacabile accusatore dei presunti assassini, nel chiedere che venga al più presto insediato un nuovo Collegio giudicante, in grado di arrivare alla sentenza entro fine anno. Più che soddisfatti saranno, presumibilmente, i sette imputati che vedono allontanarsi, almeno nel tempo, una condanna basata su prove granitiche, tali da inchiodarli alle rispettive responsabilità.
Ma qualcuno, in Italia, aveva seguito udienza dopo udienza le fasi di quel processo, raccogliendo testimonianze ed intercettazioni inedite e ricostruendo con implacabile lucidità lo scenario di ciò che accadde effettivamente nei maledetti giorni che precedettero e seguirono l’operazione al cervello di Diego, determinandone la morte il 25 novembre del 2020. Una fine annunciata e largamente programmata, quella che si scopre scorrendo le pagine di “Giustizia per Maradona-Diego Vive”, il libro shock dell’avvocato Angelo Pisani. Scritto in collaborazione con la giornalista d’inchiesta Rita Pennarola, il volume arriverà in libreria proprio in questi giorni.
Pisani, amico personale oltre che difensore di Maradona nei molteplici giudizi col Fisco italiano, vinti con sentenze postume di piena assoluzione della Suprema Corte, nel volume rende il quadro impietoso delle manovre occulte condotte da alcuni sanitari ed avvocati per eliminare l’uomo che “valeva più da morto che da vivo”, lucrando a piene mani sulla sua favolosa eredità: d’immagine, morale e materiale.
Al tempo stesso Pisani racconta il Diego intimo, le confessioni mai rivelate del grande campione, i suoi amori, i nemici, le delusioni, aprendo squarci della sua personalità per certi versi del tutto nuovi.
«Ora che il processo è stato annullato – dichiara Pisani – e mentre si attende che siano nuovi giudici ad accertare definitivamente le responsabilità penali di quello che definisco uno scempio, consumato imprigionando il Dios dentro un’ex sala giochi, una stamberga con un bagno chimico, priva di presidi sanitari vitali quali ad esempio un semplice defibrillatore, è giusto che anche in Italia i milioni di fan che ancora si riuniscono nel nome di Diego conoscano la verità». «Affinché – conclude – prima della sentenza penale, prima del giudizio divino, a giudicare possa essere il popolo di Maradona».
Fra i titoli dei capitoli che s’incontrano scorrendo le pagine del libro, La bocca del lupo, “Il grassone sta morendo”, Quetiapina killer, “Te garchaste al gordo…”, La casa nella prateria, Il culto del santo peccatore, e molti altri.