Napoli? Rifiuti e Camorra… o meglio Gomorra. I luoghi comuni diventano manifesti giganti che capeggiano nella capitale: è la pubblicità della fiction ispirata al libro di Saviano. Cartelloni enormi, grigi, dove il rosso non è amore bensì sangue. Immagini che mostrano una Napoli e il suo quartiere, Scampia, intriso di criminalità selvaggia. Chiunque visiti Piazza della Repubblica a Roma, stranieri e italiani, non potranno fare a meno di notare, in questi giorni, il manifesto gigante davanti al cinema “The Space”con la pubblicità della produzione Sky, Gomorra 2. Al centro in basso, in bella mostra uno squarcio, che rappresenta l’apertura di un proiettile scheggiato da cui si apre un varco, passerella di giornalisti e curiosi, e par che manchi solo la scritta: “Lasciate ogni speranza o voi ch’entrate”. Questa è Napoli agli occhi del mondo: Un inferno dantesco fatto di sparatorie e morte. Questa è la Napoli che viene promossa è sponsorizzata.
: “Come uomo, come cittadino italiano e soprattutto come Presidente dell’Ottava municipalità di Napoli, che include Scampia, mi sono sentito fortemente offeso, amareggiato e fortemente arrabbiato, non certo per me, ma per tutti i cittadini che rappresento. Il nostro è un quartiere di Napoli, che già ha subito tantissimi danni con la prima rappresentazione di Gomorra – dure le parole di Pisano che continua- Per non parlare della presentazione del trailer della fiction ove le immagini seguono in ordine, un’esecuzione a freddo con schizzi di sangue alle spalle della vittima, poi sparatorie a piedi, da auto e un blitz finale con fucile mitragliatore e bombe a mano, fatte esplodere in un bar dopo la carneficina. Che immagini danno della città e della sua gente? “
Prima ancora del suo debutto in Tv, la Serie Gomorra ha destato l’interesse dei principali mercati televisivi internazionali e già oggi è stata venduta in 40 Paesi tra cui gli Stati Uniti. “Non solo il mondo identificherà Gomorra con Napoli, per quanto nel cuore di Roma, visitata ogni giorno da milioni di turisti provenienti da ogni dove, si può “ammirare” questo palco della violenza e della criminalità, che offre una visione non realistica ma demoniaca e criminale della Nazione ed in particolar modo di una città italiana che vanta secoli di storia, cultura ed arte”.
Sdegno ancora maggiore dopo i successi che piano piano il quartiere messo sotto accusa sta raggiungendo. Così, infatti continua Pisani: “Scampia, da tempo ha voltato pagina: è un quartiere in piena ripresa, ove vivono cittadini onesti, ove, il tasso della raccolta differenziata è il più alto di tutta la città. Il quartiere più ricco di verde, non può essere sempre sotto i riflettori per dare spazio alla produzione di fiction che fanno solo danno ed elicitano falsi modelli da emulare. E’ giustissimo il disappunto della popolazione – denuncia ancora il Presidente della Municipalità – va sposato in pieno, e bisogna sicuramente attrezzarsi affinché venga tutelata la cittadinanza attiva di un zona di Napoli che buttandosi alle spalle un passato poco edificante, sta mettendo in campo tutte le energie positive, e si sforza di uscire anche dal fango in cui è caduta anche per colpa delle immagini delle precedenti fiction quali: Santa Pupetta Maresca e il galantuomo, nonché, eroe Sandokan, che hanno determinato in Italia e nel Mondo una strumentalizzazione solo ed esclusivamente negativa”.
(fonte retenews24)