«Accogliamo positivamente ogni iniziativa che destina i beni confiscati alla criminalità per finalità sociali e per la tutela delle donne vittime di violenza — dichiara l’Avv. Angelo Pisani, founder del progetto 1523.it contro tutte le violenze, ma non possiamo non sottolineare che sarebbe ingiusto e incostituzionale limitare tali progetti esclusivamente a una parte della popolazione, escludendo uomini, nonni e figli che soffrono le stesse ferite e le stesse fragilità».
«Ogni giorno assistiamo a casi di uomini e padri separati, nonni e nonne che, nonostante la loro condotta corretta e il loro impegno familiare, restano senza casa, senza accoglienza, senza tutele, e vengono lasciati soli, come se il diritto alla dignità e alla protezione sociale valesse solo per le donne. È tempo che lo Stato riconosca che la violenza non ha sesso, e che il dolore umano non può essere selettivo».
«Il progetto 1523.it — prosegue Pisani — da anni combatte contro ogni forma di discriminazione e pregiudizio, promuovendo la cultura del rispetto reciproco e della vera parità. Non chiediamo di togliere nulla a nessuno, ma di aggiungere giustizia e equilibrio, garantendo eguali diritti a tutte le persone vittime di abusi, uomini, donne, nonni e bambini, senza differenze di genere».
«Le pari opportunità — conclude Pisani — non possono esistere se non si parte da un principio semplice: la sofferenza non ha colore né sesso, e la legge deve proteggere chiunque la subisca. È questa la battaglia di 1523.it, per un’Italia finalmente libera dai pregiudizi e dalla violenza in ogni sua forma».