Scampia , come il suo presidente , dice ancora NO all’uscita di Gomorra, il sequel prodotto da SKY del quale è stato diffuso il trailer solo pregiudizievole e violento .
Tuteleremo in ogni sede l’immagine e privacy di cittadini e luoghi privati,annuncia Pisani.
Non si ferma la protesta del presidente dell’Ottava Municipalità di Napoli, avvocato Angelo Pisani, e dei cittadini di Scampia, che ritengono ancora una volta infangata la loro immagine nel mondo.
La polemica si riaccende dopo la diffusione del trailer di Gomorra, seguito del film tratto dal romanzo di Roberto Saviano, di cui si annuncia la messa in onda su Sky Atlantic per il prossimo 6 maggio. Di qui la nuova protesta dell’Ottava Municipalità di Napoli, che comprende proprio il quartiere di Scampia, con gli abitanti già pronti a scendere sul piede di guerra insieme al presidente, l’avvocato Angelo Pisani.
«Già quando la produzione rese noto che avrebbe girato le principali sequenze del film a Scampia – tuona Pisani – abbiamo negato ogni autorizzazione ad utilizzare e strumentalizzare le immagini del quartiere e della sua gente per una ricostruzione che, giocoforza, accomuna tutti gli abitanti nello stesso disegno criminale dei clan, realtà non vera e fuorviante in danno della popolazione perbene ed onesta di Scampia quartiere uguale a tanti altri di Roma, Milano, Palermo e di tante capitali ma purtroppo strumentalizzato e svenduto solo in negativo ».
Dopo una prima vittoria legale, quando la produzione era stata costretta a rigirare nuovamente le scene in cui appariva il personaggio criminale addirittura soprannominato in origine Maradona, e del quale è stato poi cambiato il nome, oggi Pisani lancia una nuova, aperta e legittima diffida ai produttori di Sky a tutela dell’immagine e futuro dei suoi concittadini, annunciato ferma opposizione alla eventuale presentazione o promozione per il prossimo 23 del film nella zona di Scampia, da non confondere con i lavori e corti delle associazioni del quartiere , perché tanta violenza e criminalità, insieme alla malapolitica che non si attiva per il decoro ed il ripristino delle regole e vivere civile, va solo condannata non mitizzata.
«Non lo permetteremo», dichiara l’avvocato, che annuncia azioni collettive di risarcimento danni da parte dei cittadini e della Municipalità: «lo scenario del film sono le case in cui vive la gente di Scampia, sono gli angoli delle loro strade, i passanti, la gente comune. Nessuna liberatoria è stata chiesta ai nostri concittadini, le cui case sono oggi utilizzate come scenario per fatti di efferata e disumana criminalità, che in realtà proprio oggi non ci appartengono grazie alla lavoro della magistratura, forze dell’ordine, professori, sacerdoti, associazioni e buona politica . Non tollereremo che in 12 Paesi del mondo venga diffusa solo questa immagine truce e sanguinaria di Napoli che come più di tante altre città ha anche potenzialità e primati spesso nascosti perche il bene non fa notizia e non si vende …. ».
«Non abbiamo mai sostenuto – conclude l’avvocato Pisani – che bisogna nascondere le feroci gesta della camorra, ne saremo mai censori di alcuna verità, però accanto alla rappresentazione pur realistica degli spietati clan, è doveroso dare voce e visibilità alla gente vera di Scampia, alla stragrande maggioranza di cittadini onesti oppressa da questa morsa criminale che si nutre di malapolitica e che è impegnata a combatterla quotidianamente. Ma questa parte viva del quartiere, evidentemente, per i produttori del film non fa spettacolo e non fa business».