Scampia rischia di perdere un dono da 400mila euro allo stadio Hugo Pratt per incapacità del Comune di Napoli, che per incassa il fitto ma non provvede alle opere di adeguamento. «Quel dono da parte di una ditta lo avevamo ottenuto per dedicarlo alla memoria di Ciro Esposito»: la dura reazione di Pisani.
Alla indignazione di don Aniello Manganiello, presidente dell’associazione Oratorio Don Guanella, si aggiunge oggi la voce forte di Angelo Pisani, presidente della Municipalità, che insieme al sacerdote-coraggio si era battuto per l’adeguamento a norma del campo Hugo Pratt, dove giocano i ragazzi del quartiere, ma soprattutto era riuscito ad ottenere in dono un manto erboso sintetico del valore di 400 mila euro dalla ditta Ecopneus, che intendeva dedicare il nobile gesto alla memoria di Ciro Esposito.
Poi salta tutto: «Dopo mesi di intoppi burocratici e un estenuante andirivieni dal Palazzo San Giacomo, i responsabili della ditta si sono stancati, evidentemente questa amministrazione comunale non è nemmeno in grado di accogliere la generosa donazione di un manto erboso per un campo di calcio destinato a ben 12 squadre di ragazzi di Scampia», tuona il presidente Pisani.
«Insieme a don Manganiello – ammonisce – stiamo cercando di convincere l’azienda, giustamente stanca, a superare gli ostacoli, ma non è concepibile che accadano episodi del genere, segno di una macchina amministrativa paralizzata o condizionata da chissà quali intoppi, capace solo di fare la voce grossa coi deboli quando si tratta di incassare, come nel caso delle associazioni in fitto allo stadio, che pagano 26 euro all’ora più iva, ma che non fa il suo dovere quando si tratta di provvedere ad adempimenti essenziali, come la messa in sicurezza dell’impianto sportivo».
«E’ una vergogna che denunciamo pubblicamente – conclude Pisani – perché a chiacchiere sono tutti bravi, ma è alla prova dei fatti e di situazioni incredibili come questa che si valuta la capacità dei pubblici amministratori. Purtroppo questo episodio dimostra ancora una volta che il modello Napoli è quello del suo manto viario: buche e dissesti da morire ad ogni metro di strada e, in cambio, multe salatissime per gli automobilisti. Un pessimo esempio per i cittadini e per chiunque metta piede nella nostra città».