UN ANNO DALL’ISTITUZIONE DELLA GIORNATA DELLE PERIFERIE/ PISANI: L’ABBIAMO ISTITUITA, MA OCCORRE L’IMPEGNO DELLE ISTITUZIONI
24 GIUGNO 2025 – Ricorre oggi il 24 giugno, giornata nazionale delle periferie, istituita giusto un anno fa per iniziativa dell’avvocato Angelo Pisani, che ha scelto questa data per ricordare la piccola Fortuna Loffredo, vittima di brutale violenza a Caivano.
Un anno fa le cronache così annunciavano l’istituzione della data.
(ANSA) Sono state approvate le nostre reiterate richieste di attenzione, di tutela e di dignità”. Così l’avvocato Angelo Pisani ha commentato la designazione da parte della Camera dei Deputati, e con il parere favorevole di tutti i gruppi parlamentari, del 24 giugno come giornata nazionale delle periferie urbane.
La data non è casuale: il 24 giugno del 2014, esattamente dieci anni fa, una bambina, Fortuna Loffredo, veniva brutalmente uccisa: secondo quanto emerso anche dal terzo grado di giudizio, venne scaraventata giù da un palazzo che si trova nel tristemente noto Parco Verde di Caivano.
Pisani, che nei procedimenti giudiziari seguiti al grave fatto di cronaca ha difeso i nonni e poi anche il padre della bimba, ha scritto un libro sulla triste vicenda di Fortuna intitolato “Ho visto Chicca volare”.
«Il 24 giugno è adesso una data importante che inviterà a riflettere, a confrontarsi e fare cultura nelle periferie ma anche un giorno dedicato al ricordo, agli esiti delle indagini difensive e della sentenza seguite a quel drammatico 24 giugno di dieci anni fa in cui morì Fortuna, un caso che rappresenta solo la punta dell’iceberg di altri crimini e altro degrado che, a mio parere, non vengono contrastati come si deve. Il significato e lo scopo di quella giornata – conclude l’avvocato Pisani – però è anche quello di lanciare un messaggio positivo e di speranza con le tante storie belle e di successo che sono avvenute e ancora avverranno nelle nostre periferie».
«Il 24 giugno – dichiara oggi Pisani – non deve essere solo una data sul calendario, ma un impegno di tutti e soprattutto delle istituzioni, della politica, prime responsabili dell’abbandono, del degrado e della violenza nelle periferie. Fallimenti in tutte le metropoli italiane, da Palermo a Milano, a Catanzaro, a Napoli e a Caivano».
«I miei auguri personali vanno a tutti gli abitanti, a tutte le famiglie, ai giovani delle periferie, che sono volano di sviluppo e possono rappresentare quello scatto di orgoglio e di dignità, di legalità, di cultura per il benessere dell’intero Paese».