Una notizia veramente singolare e assurda arriva da Bologna: Equitalia invia una cartella di 60mila euro a Tiziana Marrone vedova di Giuseppe Campaniello, artigiano in crisi che il 28 marzo 2012 si diede fuoco davanti alla Commissione tributaria di Bologna e morì pochi giorni dopo. Senza alcuna pietà e molto probabilmente senza nemmeno i dovuti controlli umani, Equitalia chiede adesso alla donna, che tra le altre cose non ha nemmeno un lavoro, di saldare ciò che secondo l’agenzia doveva il marito al fisco. Si tratta di debiti ‘ereditati’ per la comunione dei beni. Su questa questione è sceso in campo a spada tratta l’avvocato Angelo Pisani di NoiConsumatori.it: “E’ necessaria la immediata sospensione dell’esecutiva della cartella proprio da parte di Equitalia nelle more della verifica e sono disponibile a tutelare gratuitamente ed a tutti i costi la malcapitata vedova inseguita da Equitalia – esordisce Pisani – il fisco deve esser più umano ed equo con i poveri cittadini, le persone non possono esser trattate come numeri o fascicoli da un computer esattoriale senza sensibilità e razionalità”. Poi Pisani ha continuato: “Ho deciso di difendere per senso di solidarietà e suo diritto di difesa la malcapitata vedova, che oltre a perdere il coniuge per una tragedia annunciata che oramai sta diventando un epidemia per contribuenti sempre più avviliti, oggi dopo il ritorno di Equitalia con interessi e spese, rivive disperatamente quella disgrazia. Se la malcapitata vedova ha bisogno di aiuto e assistenza per uscire da questo incubo, e anche se purtroppo nessuno potrà restituirle il marito , gratuitamente, e sottolineo gratuitamente, intendo controllare pagina per pagina la regolarità di questa micidiale cartella di Equitalia da oltre 60mila euro, per il triennio 2005-07″. Pisani ha poi spiegato: “Spesso le cartelle recapitate ai contribuenti risultano inefficaci per irritualità della notifica degli atti presupposti e violazione delle norme del CPC, o sono nulle per decadenza o prescrizione dei tributi e soprattutto dei crediti pretesi ad anni di distanza per sanzioni e interessi”. Il presidente Pisani ha poi concluso: “Qualora, ma è doveroso verificare scrupolosamente, la cartella recapitata alla vedova fosse regolare allora ci appelleremo al governo che ha il dovere morale ed istituzionale di intervenire per evitare altre tragedie e dettare la opportuna soluzione del caso rispetto alle condizioni del cittadino come previsto dalla nostra costituzione ignorata nei suoi principi fondamentali”.