«Bisogna punire le ingiustificabili omissioni e i ritardi degli organi competenti sui pericoli connessi alle inalazioni di amianto nelle Vele così come nei capannoni di Scampia. Dobbiamo fermare questa vergogna criminale, l’ennesimo avvelenamento di massa che si consuma sotto gli occhi di tutti senza che il Comune di Napoli o altre autorità intervengano, nonostante le segnalazioni della Asl». Così il presidente dell’Ottava Municipalità Angelo Pisani in merito alle tettoie di amianto in stato di totale abbandono nell’ex mobilificio Gorgone, oltre 50mila metri quadri di superficie nel più totale degrado, e in quel che resta delle Vele di Scampia
Le tettoie e le strutture in amianto, il materiale più cancerogeno che esista, riconosciuto responsabile del mesotelioma, sono da anni lasciate marcire nell’incuria generale e continuano ad emettere quotidianamente i filamenti killer inalati dalla popolazione, nelle Vele e in tante altre case di Scampia.
A seguito delle nuove denunce di cittadini allarmati per l’inerzia e per le annose omissioni delle istituzioni di fronte ad una così grave e nota situazione, ripresa anche in un articolo pubblicato ieri su Fanpage, l’avvocato Pisani annuncia che domani mattina sarà in Procura per presentare un nuovo esposto con richiesta agli inquirenti di provvedimenti urgenti a tutela della pubblica incolumità e di rigorosi accertamenti per identificare i responsabili, anche istituzionali, di una situazione giunta ben oltre il limite e pericolosissima per gli abitanti.
Da anni la Municipalità denuncia i pericoli in danno degli abitanti delle Vele chiedendo di affrontare l’emergenza ed evitare i rischi incombenti connessi alle coperture in amianto, quintali di materiale cancerogeno ad alta tossicità che doveva essere rimosso e smaltito e invece giace ammassato in strutture simbolo di degrado, continuando ad emanare veleni nell’aria.
«Altre 500 famiglie residenti nelle famose Vele, visitate solo in campagna elettorale dal sindaco, addirittura vivono quotidianamente a contatto con l’amianto. Ricordo a tutti – aggiunge il presidente Pisani – che il sindaco è per legge il primo responsabile della salute e della incolumità della popolazione amministrata. Si deve subito provvedere alla bonifica dell’area senza continuare a tenere cittadini in luoghi mortali. Forse per de Magistris gli abitanti di Scampia non hanno gli stessi diritti di tutela che spettano a tutti i napoletani?».
Accanto alla denuncia in Procura, domattina la Municipalità chiederà l’intervento del Ministero, della Prefettura e della Asl, oltre a sollecitare nuovamente il Comune di Napoli per gli interventi urgenti attesi da anni su strutture killer purtroppo note a tutti.