Diego difendeva la verità e odiava gli imbrogli, ha sempre rifiutato qualsiasi compromesso.
Ricordo i suoi racconti e quando anni fa il grande Diego Armando Maradona provò a ribellarsi al sistema, attaccando i vertici del calcio, criticando le speculazioni sull’organizzazione e sul business dei Mondiali.
Diego, che non si era fatto mai comprare da nessuno, nonostante le ritorsioni già subite, aveva capito cosa si intendeva fare in Fifa, perciò tentò di combattere queste speculazioni, ma fu stoppato con un imbroglio, ordito per fargli pagare questo suo tentativo di rivolta.
All’epoca nessuno credeva a Maradona ma oggi, soprattutto alla luce del mondiale in Qatar, le sue dichiarazioni rappresentano una verità parlante e testimoniano che lui, l’asso argentino, non denunziava certo per interessi personali.
Caro Diego, tanti dovrebbero inginocchiarsi, tanti dovrebbero chiederti umilmente scusa per non averti appoggiato in tante tue battaglie. Tu vedevi quello che tutti non riuscivamo ancora a capire, imprigionati nel sistema e privi di quella dignità, di quel coraggio che tu avevi in testa e nel cuore, come nei piedi.
Diego era il Dio del calcio, ma era soprattutto un uomo carico di umanità. Aveva nel cuore Napoli, la sua Napoli. Non c’era giorno in cui non la ricordasse. I napoletani erano la sua grande, enorme, infinita famiglia del cuore. E Diego aveva un cuore grande.
Con nostalgia ricordo i nostri incontri, le gioie e i dolori, le attese e anche le arrabbiature. E ricordo la mia apprensione per la sua salute, sempre unita al desiderio di assicurargli una difesa che potesse riabilitarne anche l’immagine pubblica.
Il video da cui sono tratte le foto, che lui stesso mi aveva inviato, ci mostra Diego che aveva ripreso ad allenarsi, appariva in forma, di buon umore, mi voleva comunicare che stava bene. Ma lo faceva rivolgendosi a Napoli, alla sua Napoli. Perché Diego sapeva che nel mondo c’erano milioni di persone che lo amavano e che, incredibilmente, erano in apprensione per la sua vita.
400 milioni di persone, fu calcolato, piansero nel giorno della sua morte.
Io lo voglio ricordare sempre così, fiero, sorridente, guascone e meravigliosamente umano.
25 novembre 2022