Dopo il secco no del Comune di Napoli all’invito formale alla Mediazione per il decesso del
piccolo Salvatore Giordano gli avvocati Pisani si rivolgono alla Corte dei Conti
9 MAGGIO 2024 – Per dieci anni sono rimaste inascoltate le legittime richieste e mortificati i diritti degli eredi della vittima, sia dal comune di napoli che dalle società di assicurazione, ma ora la riforma Cartabia prevede l’obbligo inequivocabile della presenza in Mediazione da parte degli enti pubblici, per evitare ulteriori spese e danni erariali, con maggiore tutela delle vittime per gli anni di processi costosi e infiniti.
Purtroppo continua il vergognoso scaricabarile degli uffici pubblici e delle società assicurative. Addirittura , in spregio di ogni norma e buon senso, il Comune di Napoli tramite il suo ufficio legale ha già fatto sapere con pec di non voler presenziare alla mediazione per la liquidazione danni alle vittime della sua illegittima condotta e palesi omissioni, costringendo i familiari del piccolo Salvatore Giordano e forse anche i loro eredi a processi infiniti, prima di pagare i danni.
L’ostinazione del Comune non solo crea un enorme danno emotivo alle vittime, ma espone lo stesso ente ad un grave danno economico e di immagine.
A breve saremo a 10 anni dall’evento, per il quale le responsabilità del Comune sono più che evidenti, non avendo mai neanche transennato i marciapiedi sottostanti ai crolli della Galleria che da mesi annunciavano una possibile tragedia. Una vergogna senza fine, denunciano gli avvocati Angelo e Sergio Pisani che chiedono a gran voce giustizia ed invitano il sindaco ad interessarsi dei diritti dei cittadini vittime del comune, anziché solo di “opere di stracci” esposti in piazza Municipio e pagate con le tasse dei contribuenti.
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