3 MAGGIO 2025 – Questa notte gli estremisti dell’Ex OPG Occupato Je so’ pazz hanno imbrattato i manifesti antiviolenza affissi per le strade di Napoli e di altri comuni per promuovere il progetto 1523.it, insieme all’Associazione POTERE AI DIRITTI ed a LUUV. Parliamo del servizio antiviolenza operante da oltre un anno e costituito da un team di professionisti fra cui avvocati, medici, operatori sociali, psicologi, consulenti ed altre figure in grado di sostenere chiunque stia subendo violenza fisica, ma anche domestica, psicologica, economica e, molto spesso, giudiziaria. Il servizio, operante a tutela di tutte le persone giuridicamente deboli, ha già fornito assistenza a decine e decine di vittime.
«Si tratta – tuona l’avvocato Angelo Pisani, fondatore del 1523.it - di inaccettabili forme di violenza e discriminazione». «Atti di grave inciviltà che non possono restare impuniti, per questo – annuncia il legale – chiederemo immediatamente con un esposto alla Procura della Repubblica di individuare e punire i responsabili».
Sui social, dove i militanti di estrema sinistra di Je so’ pazz hanno rivendicato il gesto, pubblicando le foto dei manifesti imbrattati, non sono mancati i commenti sdegnati. Scrive ad esempio Jaqueline (che si firma con nome e cognome): «Non sono per niente d’accordo con voi. È giusto che ad entrambe le lotte venga dato valore e rilevanza. Non è perché avvengono più femminicidi allora non si fa luce anche sull’altro problema. Pochi giorni fa ho visto in via Cesario Console una ragazza mandare in crisi il fidanzato che urlava e le chiedeva: “basta, basta!” Disperato, feroce, chiedeva di smetterla. Ci metteva la faccia, e lei lo sapeva. Cosa faceva lei? Lo provocava e lo stressava ancora di più ogni qual volta si avvicinavano dei passanti, fino a mettergli le mani addosso e schiaffeggiarlo al culmine del suo urlare. Come se lei fosse la vittima.
I passanti non lo sapevano perché avevano assistito solo alle urla di lui; io invece avevo sentito dal principio e mi sento in colpa per non essere andata lì ad affrontare lei e a dire a lui di lasciarla perché gli stava facendo solo del male, e per una così può passare dei guai (come avrei fatto se fosse stata una ragazza ad essere in difficoltà) Lui era estenuato e lei ci marciava sopra facendo violenza psicologica. Poi l’aggressione fisica. Nessuno ha fatto niente. NIENTE. Se siamo contrari alla violenza sulle donne, per coerenza e rispetto di ciò che si combatte (la violenza), dobbiamo essere contrari anche alla violenza sugli uomini»
Aggiunge Danny: «Vandalizzare dei cartelloni che vogliono sensibilizzare un tema, brutto segno di estremismo cieco. Stanotte a Torino un ragazzo è stato accoltellato al cuore ed è morto».