Ultimo Consiglio di Municipalità oggi a Scampia – Pisani ripercorre con orgoglio cinque anni di grande crescita sociale. Intanto è polemica tra i presidenti di Municipalità e il Comune sulla delibera votata ieri, che ancora una volta delude ogni aspettativa sul reale decentramento.
«Oggi l’ultimo Consiglio ordinario dell’Ottava Municipalità che ho avuto l’onore ed il piacere di rappresentare dal 2011, con grandi soddisfazioni e risultati per le infinite ed elevate potenzialità del territorio e del Dna dei suoi abitanti, che sono esempio per tutti contro ogni strumentalizzazione e i pregiudizi di tanti invidiosi». Così, non senza emozione, il presidente Angelo Pisani ha aperto la seduta di questa mattina nella sede della Municipalità, in Viale della Resistenza, presente la Giunta municipale e numerosi consiglieri. Una legislatura in cui questo presidio comunale, come altri sul territorio del capoluogo partenopeo, è stato l’autentico avamposto del dialogo tra cittadini e istituzioni. Ora comincia la fase febbrile della campagna elettorale, perché proprio da oggi il Prefetto di Napoli ha indetto ufficialmente le elezioni amministrative che, come sappiamo, si svolgeranno il 5 giugno prossimo.
Le ultime sedute dei Consigli municipali hanno però coinciso col malcontento divampato tra alcuni presidenti e consiglieri municipali uscenti, dopo che ieri il Consiglio comunale, che aveva calendarizzato le tanto attese riforme di questi organismi di prossimità (in primis il decentramento dei poteri e l’autonomia gestionale), ha finito col partorire “un topolino”, come hanno già commentato in molti, cioè la sola doppia preferenza di genere nell’espressione del voto.
Pisani ricorda le tante, mancate occasioni di questi anni per potenziare le Municipalità, nonostante le pressanti richieste avanzate dai presidenti: «Quello di ieri – sbotta – è il risultato di anni di mortificazione del decentramento. Solo tre volte è stata convocata la Conferenza dei Presidenti di Municipalità, e non è mai stato istituito il previsto Osservatorio sulle Municipalità».
Rincara la dose sui social network il presidente della Decima Municipalità Giorgio De Francesco: «Solo grazie all’impegno del consigliere Gaetano Troncone si sono svolte una decina di Commissioni, nelle quali abbiamo fatto numerose proposte: riduzione del numero dei consiglieri (così come al consiglio comunale, dove passano da 48 a 40), ballottaggio per l’elezione del presidente, nomina di assessori interni al consiglio, accorpamento delle municipalità da 10 a 5 creando aree omogenee così come previsto dall’istituzione della Città Metropolitana, modifica allo statuto per assegnare alle Municipalità compiti chiari e univoci e, soprattutto, risorse finanziarie, rendendole autonome dal punto di vista amministrativo, e tanto altro ancora».
«Niente di tutto ciò – protesta Pisani – la modifica votata ieri, rispetto alle tante e corpose richieste avanzate, stanno a significare la volontà di continuare ad accentrare tutti i poteri a Palazzo San Giacomo, svuotando di fatto le Municipalità del loro ruolo essenziale di prossimità e mortificando il ruolo fin qui svolto, pur tra mille difficoltà, di ascolto, soccorso e sostegno della cittadinanza, quando non di vero e proprio ammortizzatore sociale».