Oltre ai crolli, incendi, pericoli ed impraticabilità degli edifici comunali in uno dei disservizi della pubblica amministrazione che stanno devastando l’area nord di Napoli torna più serio ed incessante l’allarme frana collina dei Camaldoli, una situazione per la quale, secondo gli esperti, prima o poi potrebbe capitare qualche tragedia se non addirittura quello che è accaduto a Sarno.
L’allarme viene lanciato dal Presidente Angelo Pisani e dal consigliere dell’VIII Municipalità Salvatore Passaro, componente della commissione ambiente e protezione civile del municipio di Scampia. In una delle numerose lettere inviate alle Istituzioni, al sindaco, agli assessori e dirigenti comunali di settore, la Municipalità denuncia le reali omissioni e carenze facendo un quadro della situazione, puntando il dito contro il mancato completamento dei condotti fognari sul territorio dei Camaldoli, circostanza diventata un problema di ordine pubblico, e per la quale cosa spesso la cittadinanza manifesta sulle strade del territorio.
Su questo problema che potrebbe provocare danni ancora peggiori e più pesanti rispetto al territorio e alla gente che vi abita, si sono volute chiarire le responsabilità per il perdurare di una stasi improduttiva che non permette di garantire l’incolumità di tanta gente che vive dentro i confini del comune di Napoli nonché nelle zone limitrofe. Secondo il consigliere Passaro le responsabilità ricadano su Palazzo S. Giacomo per non aver fino ad oggi costruito “il manufatto fognario del II lotto nel tratto di strada di Via Marano Pianura, indispensabile per collegare la rete fognaria di Marano già realizzata”. Proprio su questa questione relativa ai lavori di costruzione delle tratte fognarie, prima di decidere di chiedere il sequestro cautelativo dell’area alla Magistratura, è più volte intervenuto il presidente dell’VIII Municipalità: “E’ urgente e prioritario intervenire sul problema prima di fare la fine di Sarno. Gli assessorati e dirigenti vari sanno bene cosa fare, allora lo facessero a salvaguardia dell’incolumità pubblica e senza alibi di mancanza soldi. Stiamo parlando di doveri che prima che essere istituzionali sono morali e sociali, per cui l’amministrazione de Magistris è da me diffidata a risolvere il problema al più presto mettendo in sicurezza l’intera area”.